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In Germania è sempre primavera: perché i migliori talenti scelgono la Bundes come trampolino

In Germania è sempre primavera: perché i migliori talenti scelgono la Bundes come trampolinoTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
mercoledì 24 febbraio 2021, 14:30Serie A
di Michele Pavese

In un'intervista rilasciata a Le Parisien nello scorso luglio, Leonardo aveva dichiarato con grande preoccupazione: "È necessario proteggere il calcio francese, perché Bayern Monaco, Lipsia e Borussia Dortmund stanno acquistando sempre più giovani dal nostro campionato. Sono un pericolo per il settore giovanile: chiamano genitori, amici, familiari, facendo girare la testa a giocatori di 15-16 anni. Forse dovremmo cambiare le regole per proteggere i club francesi". È una considerazione, fatta a margine dello scippo di Kouassi (passato dal PSG al Bayern poche ore prima), che spiega solo in parte la fuga verso la Bundesliga, una meta diventata sempre più appetibile dai talenti di tutto il mondo perché lì trovano terreno fertile per crescere. E così, mentre in Italia (e non solo) ci si esalta per qualche sporadica occasione concessa al ventenne di turno, in Germania un classe 2003 (Musiala) è già decisivo in Champions League nel Bayern Monaco e un 2004 (Moukoko) ha già disputato diverse presenze con la maglia del Borussia Dortmund. Oltre all'innegabile fattore economico, è banalmente un discorso di gavetta "accorciata": nessun prestito, al massimo un breve periodo di adattamento nelle seconde squadre. Poi subito catapultati nel mondo dei grandi in pianta stabile, anche ad altissimi livelli.

Le statistiche dimostrano che la Bundesliga è un campionato per giovani. Nessuno, in Europa, può vantare certi numeri: nella scorsa stagione, l'età media di 16 squadre su 18 (88,9%) era inferiore ai 27 anni. In Premier si scende al 75%, in A al 50%, in Liga addirittura al 35%. A influire anche l'emergenza determinata dalla pandemia di coronavirus, che ha abbassato i costi e "costretto" le società a investire sul proprio patrimonio tecnico. Così, per esempio, sono esplosi Jude Bellingham (2003) e Giovanni Reyna (2002), ma anche Maximilian Beier dell’Hoffenheim e Jan Thielmann del Colonia, entrambi 2002.

"Cerchiamo giocatori che abbiano un po’ del calcio di strada, ma che siano anche strutturati fisicamente e tatticamente. La Francia è un ottimo mercato per questo, così come l'Inghilterra", spiegava qualche tempo fa Ralf Rangnick, uno che con lo scouting e la ricerca dei migliori prospetti europei ha fatto le fortune della galassia Red Bull negli ultimi anni. Oltre al grande lavoro di ricerca (fantastico quello svolto tra USA e Canada) e alla capacità di "pescare" bene, c'è altro: i ritmi del campionato tedesco e la sua competitività (rispetto per esempio a quello francese) sono molto apprezzati e sono visti come il trampolino di lancio perfetto per l'approdo nei grandi team europei, soprattutto quelli inglesi. Questa nuova "Primavera" potrebbe avere effetti positivi anche sulla Nazionale, che ha faticato negli ultimi anni a ripetere i risultati ottenuti in passato: la nuova generazione è pronta a insediarsi ai vertici del calcio mondiale.

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