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Juve, Chiesa vuole chiudere al top la prima stagione a Torino. E che bei ricordi col Milan

Juve, Chiesa vuole chiudere al top la prima stagione a Torino. E che bei ricordi col MilanTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 7 maggio 2021, 06:45Serie A
di Simone Dinoi

È un conto alla rovescia quello che, giorno dopo giorno, sta avvicinando la Juventus alla cruciale sfida con il Milan di domenica sera. E col passare delle ore è giunto il giorno dell’antivigilia dove le prove di formazione e i test sulla condizione fisica dei calciatori hanno un peso rilevante in vista del match. A entrambe le squadre serve vincere: per fare un balzo in classifica e staccare la diretta concorrente, ma anche per lanciare un segnale non da poco che potrebbe smorzare quasi in maniera definitiva le velleità di Champions della controparte. Non si può sbagliare niente e Andrea Pirlo ne è a conoscenza: anche per questo motivo il recupero di Federico Chiesa è stato minuziosamente calcolato dopo quella fastidiosa elongazione alla coscia sinistra rimediata nella sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta. Out a Udine nonostante la guarigione fosse completa, ciò che mancava era la condizione fisica e la sicurezza del calciatore che ora si sente pronto per chiudere al top la prima stagione da juventino e trascinare la squadra in Champions League.

SAN SIRO HA INCORONATO CHIESA - Tabella di marcia rispettata e rientro in gruppo tra le mura della Continassa dove Pirlo, oltre all’esterno classe 1997, ha potuto contare anche su Morata col fastidio al polpaccio messo alle spalle. Più indietro invece Demiral,. Il sorriso più grande però lo porta con sé Federico Chiesa che proprio contro il Milan lo scorso gennaio ha vissuto la prima grande notte da assoluto protagonista in maglia bianconera. Due gol, un motorino perpetuo e una costante spina nel fianco per Theo Hernandez che, infatti, fece grossa fatica a contenere le sterzate dell’ex Fiorentina. Quella fredda serata di San Siro incoronò Chiesa in maniera definitiva agli occhi del tifoso juventino che, anche per la cifra spesa dalla società per acquisirne le prestazioni, provava inizialmente un certo scetticismo nei confronti del numero 22. Dubbi che il figlio d’arte ha fatto crollare gara dopo gara a suon di prestazioni, gol (13) e assist (11). E dopo l’incoronazione, il ritorno tanto sperato da tutto l’ambiente: la costante è sempre il Milan.

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