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Juve, la resa dei conti: il blitz di Mendes, la corte del Manchester City e il futuro di Ronaldo

Juve, la resa dei conti: il blitz di Mendes, la corte del Manchester City e il futuro di RonaldoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 26 agosto 2021, 09:55Serie A
di Ivan Cardia

Un'estate di spifferi e mugugni, ora il futuro di Cristiano Ronaldo entra nel vivo. A meno di una settimana dalla chiusura del calciomercato, il fuoriclasse portoghese potrebbe lasciare la Juventus. 101 gol, due scudetti e un quarto posto dopo, senza averla portata a sfatare il tabù Champions League. Che CR7 vuole inseguire ancora, ma altrove: in prima fila c'è Manchester, di nuovo, ma questa volta sponda City. Più indietro, almeno per ora, lo scenario che lo porterebbe a dividere lo spogliatoio con Lionel Messi, la nemesi di un'intera carriera, nell'album delle figurine del Paris Saint-Germain. Ma andiamo con ordine.

Out con l'Udinese e anche in allenamento. Che l'insoddisfazione (reciproca?) fosse montata a livello di guardia era evidente già dai primi vagiti della stagione. Dopo aver saltato la tradizionale amichevole in famiglia pre-campionato, Ronaldo è andato in panchina in occasione dell'esordio nella Serie A 2021/2022. Una richiesta del giocatore ad Allegri, per cautelarsi, anche se il tecnico livornese lo ha mandato in campo nella ripresa. Ha segnato, si è visto annullare il gol-vittoria, soprattutto ha visto la Juve pareggiare 2-2 con l'Udinese. È stata l'ultima partita in bianconero? Sabato sera ci sarà l'Empoli allo Stadium: se le pedine andranno a dama, potrebbe essere quella l'occasione per salutare il pubblico che lo ha stregato e nell'ultimo anno e mezzo non l'ha potuto sostenere dal vivo. Nel frattempo, altri segnali: un dolore al braccio basta per portare Cristiano, la macchina da oltre 800 gol in carriera, a dare forfait in allenamento.

Jorge Mendes è a Torino. Il blitz del super agente portoghese, che quando si muove di solito fa, dà l'idea di quanto i tempi siano maturi per prendere una decisione. Forse da questo punto di vista si è andati anche oltre: Ronaldo è una multinazionale che non si muove in pochi giorni e la stessa Vecchia Signora ha bisogno di un sostituto. Mendes è arrivato ieri nel capoluogo piemontese: vedrà Ronaldo, ovviamente, ma è possibile e probabile, anche se a oggi non confermato, un confronto con la dirigenza della Juve. Il compito del procuratore, in questa fase, è mettere sul piatto le offerte, serve quella giusta che consentirebbe alle parti di separarsi con reciproca soddisfazione.

Il Manchester City è lo scenario più concreto. A proposito di tempi: ieri all'Etihad hanno dovuto archiviare in via definitiva l'obiettivo Harry Kane. Pep Guardiola, spesi oltre 100 milioni per Jack Grealish, aspetta la ciliegina sulla torta dell'ultimo mercato nella sua vita ai Citizens. Allenare Ronaldo, dopo aver allevato Messi, sarebbe una sfida interessante. Il club inglese, peraltro, potrebbe mettere sul piatto del portoghese la possibilità del palcoscenico USA e di New York a fine carriera, ma oggi conta l'immediato. A Manchester, sponda blu, sanno di dover accontentare Ronaldo sotto il punto di vista economico, ma sembrano meno disposti a fare lo stesso con la Juventus: il tentativo, in sostanza, sembra quello di fare il colpaccio gratis (anche se nel Regno Unito non mancano indiscrezioni su una possibile offerta attorno ai 25 milioni). L'offerta del City, comunque, è quella che oggi Mendes dovrebbe portare all'attenzione dei vertici di Madama: più attardato il Paris Saint-Germain, alle prese con la grana Kylian Mbappé. Non pervenute le altre sirene: lo United si è tirato subito fuori dalla corsa, il Real idem, pare con buona pace di Carlo Ancelotti che magari puntava a rispolverare la BBC madridista.

Risparmiare sull'ingaggio o fare minusvalenza? Se davvero il City non metterà sul piatto alcuna cifra per il trasferimento, sarà questo lo snodo attorno al quale vertono, o verteranno, i dubbi di casa Juve: Ronaldo ha un ingaggio da 31 milioni di euro netti a stagione, che al lordo diventano quasi 55 perché nell'ambito dei possibili benifici fiscali ha sfruttato la flat tax (un regime che in Inghilterra non sarebbe per lui così favorevole, altro aspetto da considerare) e non quelli derivanti dal decreto dignità, che avrebbe alleggerito il carico sul club. Risparmiare questi soldi, oltre al nuovo indirizzo tecnico tattico voluto da Max Allegri, che di Ronaldo farebbe anche a meno, è la principale motivazione che può spingere la Juve a dire sì, anche a una cessione a parametro zero. Da un altro punto di vista, il "cartellino" di CR7 ha un peso residuo a bilancio compreso tra i 25 e i 30 milioni di euro: con i conti in affanno, registrare un effetto negativo di questo tipo sarebbe una mazzata non da poco. Un'offerta economica, in buona sostanza, risolverebbe alla base qualsiasi incertezza sull'argomento.

Grana sostituto. Ribadito che l'incastro per spostare Ronaldo non è certo semplice, tanto meno in poco tempo e con l'incertezza sulla sua reale convenienza dal punto di vista fiscale, c'è da considerare anche la necessità per la Juventus di trovare un erede. Da questo punto di vista, includere Gabriel Jesus nella trattativa col Manchester City risolverebbe tanti problemi, sia quello legato alla valutazione economica di CR7 che quello derivante dalla necessità di sostituirlo a livello economico e numerico. Gli altri nomi, a oggi, vanno da Mauro Icardi (anche lì, l'incastro col PSG verrebbe quasi naturale) a Vlahovic e Zapata. Una questione alla volta, per ora c'è da decidere il futuro di Ronaldo.

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