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L'outsider che non ti aspetti: Caputo può essere Schillaci, ma ce ne sono altri quattro

L'outsider che non ti aspetti: Caputo può essere Schillaci, ma ce ne sono altri quattroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 25 marzo 2021, 13:15Serie A
di Andrea Losapio

Chi può essere il Totò Schillaci dell'Europeo 2021? Sarà lo stesso per il Mondiale in Qatar del 2022? Sono domande lecite considerati gli squilibri dopo questo anno di Coronavirus. Quello che un anno fa era certo, dopo dodici mesi, è stato stravolto. Dunque la lista degli outsider per un posto prima all'Europeo e poi nelle qualificazioni non può che prescindere da qualche nome.

RAFAEL TOLOI - Convocato per la prima volta dopo avere raggiunto la cittadinanza da poco grazie ai bisnonni - che non erano né trevigiani né trentini, ma di un piccolo paese in provincia di Udine - può giocare sia da terzo centrale a destra che da terzino. Nell'Atalanta di Gasp è una Giamburrasca, bravo a spingersi fino all'area avversaria e diventare suggeritore, entrando nel campo e dando superiorità numerica. Con Mancini potrebbe essere il grimaldello tattico per passare a una difesa a tre.

FRANCESCO CAPUTO - Fra Pulici e Graziani, cioè Belotti e Immobile, c'è anche la sua di candidatura. Può essere davvero il Totò delle Notti Magiche, ritornando all'Olimpico a 31 anni dall'ultimo grande torneo organizzato dal nostro paese. Ha la sfortuna di avere una certa età per pensare al Mondiale, ma negli ultimi anni ha dato davvero il meglio di sé. Il laziale fa benissimo con il club ma non in Nazionale, Belotti è forse più funzionale. Outsider totale.

MOISE KEAN - L'anno scorso, all'Everton, ha giocato terribilmente, tanto da costringere i vertici del club a cederlo al Paris Saint Germain. Non esattamente un peggioramento della condizione, perché potendo giocare con Neymar e Mbappé è quasi impossibile pensare di fare meglio. È giovane ma sta crescendo enormemente, poteva essere già il titolare della Nazionale di due anni fa, poi si è un po' incartato. Attenzione.

MATTEO PESSINA - Un anno fa all'Hellas Verona è stato uno dei migliori della stagione. A Bergamo ha atteso pazientemente il suo turno, pur con qualche pensiero, dopo il fallo di Romero che lo ha tolto di mezzo per la prima parte di stagione. È entrato dopo il guaio Gomez, non è più uscito. Potrebbe fare così anche con la Nazionale, anche se la concorrenza è - se possibile - ancora più agguerrita. Ventata di aria fresca, ma forse non abbastanza.

ALESSANDRO BASTONI - Un anno fa non sarebbe stato convocato, questo è pacifico. Ora è praticamente impossibile lasciarlo fuori, visto che è l'unico italiano della retroguardia nerazzurra. D'Ambrosio è finito nelle retrovie, Barella sarà titolare, Sensi forse convocato. Lui probabilmente non è imprescindibile, ma può diventarlo vista la strepitosa maturazione di questa stagione. Si è fatto le ossa.

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