La chiamata di Dzeko, la prima squadra. Tutti i retroscena su Kospo alla Fiorentina

La Fiorentina nella giornata di ieri ha battuto un importante colpo in prospettiva: il club viola ha annunciato l'acquisto dal Barcellona di Eman Kospo, difensore centrale classe 2007. Il calciatore nato in Svizzera ma di origini bosniache, accompagnato dalla famiglia e dal suo entourage, ha tenuto ieri la sua prima seduta di allenamento. Ha saggiato per la prima volta quel Viola Park che nei prossimi anni sarà la sua nuova casa.
Centrale difensivo tecnicamente bravo ed esplosivo, Kospo è costato alla Fiorentina circa 850mila euro col Barcellona che ha mantenuto il 15% sull'eventuale futura rivendita. Ma il club azulgrana fino alla fine ha tentato di trattenere il ragazzo e solo ieri mattina, dopo che il giocatore una volta di più aveva chiarito le sue intenzioni, ha dato il via libera all'operazione.
A lungo seguito nel corso della scorsa stagione dagli scout viola, Kospo era anche nel mirino dell'Atalanta ma il giocatore ha preferito Firenze e la Fiorentina anche perché persuaso da uno sponsor d'eccezione: Edin Dzeko. Già, proprio il centravanti bosniaco l'ha chiamato nel corso delle trattative e ieri l'ha accolto al Viola Park, una presenza importante per convincere un giocatore che per il momento - a livello di nazionali giovanili - veste la maglia della Svizzera, ma ha anche origini e passaporto bosniaco e non ha preso ancora una decisione su quel che sarà perché per il momento è concentrato solo su ciò che accade a livello di club. Su quella Fiorentina che gli darà modo di esser testato anche dall'allenatore della prima squadra Stefano Pioli e poi, eventualmente solo in un secondo momento, lo girerà alla Primavera. Tutti dettagli che hanno convinto il giocatore a firmare per la Fiorentina, a sottoscrivere un contratto per le prossime tre stagioni più opzione per altri due anni.
Ai canali ufficiali del club viola, così Kospo s'è presentato ai suoi nuovi tifosi: "Sono entusiasta, oggi mi sento il ragazzo più felice di sempre perché sono arrivato in un grande club. Non ho mai visto in vita mia un centro sportivo del genere e non vedo l’ora di giocare i primi minuti sul campo. Ho scelto la Fiorentina per il mio ruolo: l’Italia è un Paese speciale per i difensori. Posso imparare tanto".
