La Juve che verrà - Serve un grande 9. Vale la pena spendere altri 45 milioni per Morata?

Dieci idee per rilanciare il progetto Juventus dopo l'ennesimo fallimento in Champions. Dalle 15.15 alle 19.45, con un focus ogni 30 minuti, TMW entrerà nel dettaglio di quella che è una rivoluzione a questo punto necessaria per ripartire. Chi dar via, chi a nostro giudizio trattenere. La Juventus deve davvero voltare pagina: se non ora, quando?
Tredici gol in 26 partite. Uno ogni 130 minuti. Sono i dati fin qui in stagione di Alvaro Morata, centravanti della Juventus che è tornato a Torino la scorsa estate. Dopo una lunga telenovela, dopo il pasticcio Suarez e le difficoltà - anche in quella circostanza - ad arrivare a Edin Dzeko della Roma.
Morata è tornato alla Juventus dopo quattro stagioni e Pirlo si è ritrovato dinanzi a sé un giocatore decisamente più maturo. Che ha imparato ad essere più continuo, che ha appreso dagli sbagli commessi con Chelsea e Atletico Madrid.
La storia di Morata però è quella di un ottimo centravanti senza il fiuto del gol del grande bomber. Non perché non segni, ma perché non segna come i migliori numeri 9 che ci sono in giro per l'Europa. I numeri di Morata sono tutt'altro che da buttare, ma diventano impietosi se confrontati con quelli dei migliori centravanti in giro per l'Europa. Con quelli di Haaland e Lewandowski, con quelli di Lukaku e Benzema. Con quelli di Kane e Luis Suarez.
E qui arriviamo al punto: in una Juventus competitiva ad altissimi livelli Morata sarebbe perfetto il centravanti di riserva ideale. Pensarlo invece come titolare vuol dire concedere qualcosa, tanto, alle rivali in quel ruolo. Bisognerebbe anche lì fare il salto di qualità, alla Juventus serve un grande numero 9. Un giocatore che difficilmente la Juventus potrà permettersi se la prossima estate - dopo averne spesi 10 a settembre per il prestito - spenderà altri 45 milioni di euro per acquistare il suo cartellino dall'Atletico Madrid.
