Lazio, con lo Spezia per invertire il trend: dal 2016 con Inzaghi sempre in calo nel finale di stagione

Il passato non mente mai, soprattutto se si è ripetuto quasi allo stesso modo dal 2016 a oggi. Negli ultimi quattro campionati, per la precisione. Ovvero da quando Inzaghi siede sulla panchina della Lazio. Era il 3 aprile del 2016, esattamente 5 anni fa, il suo primo giorno da tecnico della prima squadra. Poi l'estate lo avrebbe dovuto portare a Salerno, invece dopo il caso Bielsa rimase a Formello e iniziò il suo prosperoso percorso biancoceleste. Un ciclo ricco di successi (3 trofei) in cui ha evidenziato anche alcuni limiti. Tra questi, c'è sicuramente il rendimento nei gironi di ritorno della sua Lazio: dal 2016 al 2019-'20 ha sempre fatto peggio rispetto alle prime 19 giornate d'andata.
In particolare, sono gli ultimi tornanti del lungo tracciato della Serie A a creare qualche apprensione a Inzaghi. La media punti, dalla 27a alla 38a giornata, è sempre stata più bassa. L'anno scorso, dopo i 62 punti conquistati fino alla 27a, dalla 28a iniziò il calo con la Lazio che chiuse il campionato a quota 78: da 2,3 punti di media a partita a 1,45. Netto il declino nel 2018-'19: ai 45 punti in 27 giornate (1,6 di media), i biancocelesti ne hanno aggiunti solo 14 (media 1,2). Nel 2017-'18 la media punti fino alla 27a era di 1,9 (52 pt), per diventare di 1,8 (20 pt) negli ultimi 11 turni. Numeri simili alla sua stagione da allenatore in A: 53 punti dopo 27 giornate (1,9 di media ogni 90 minuti) e solo 13 nel finale (1,5 media).
Inutile sottolineare che, per rincorrere un posto in Champions, è obbligatorio cambiare questo ruolino di marcia. Già da oggi contro lo Spezia (ore 15, stadio Olimpico). Per provare a migliorare il rendimento attuale, che vede la Lazio al 7o posto a quota 49, a -1 dalla Roma (ma con la partita con il Torino da recuperare), con una media punti di 1,8.
