Lo Spezia, un capolavoro Italiano. Futuro tra la corte del Sassuolo e l'incontro con Platek

Un capolavoro firmato Vincenzo Italiano. Senza tanti giri di parole, questo è la salvezza dello Spezia. “La nostra retrocessione era quotata a 1,09”, ha ricordato senza mascherare l’orgoglio il diretto interessato. Lo Spezia in Serie A era già una novità storica, figuriamoci confermarsi nella massima categoria. All’insegna del gioco, a dispetto del monte ingaggi: è il più basso dell’intero campionato. Un altro motivo per dare i giusti meriti al tecnico nato a Karlsruhe. Sull’altare per il terzo anno consecutivo: dopo due promozioni di fila (il Trapani prima dello Spezia), una salvezza come ciliegina sulla torta.
E adesso? Il Sassuolo del post De Zerbi bussa alla porta. L’ad Carnevali ha chiarito che c’è stima e gradimento, ma anche che la strada è ancora tutta da percorrere. Non a caso, agli emiliani negli ultimi giorni sono stati accostati anche altri nomi. Italiano è il preferito, ma certezze non ve ne sono. Del resto, un anno fa sembrava destinato al Genoa. È rimasto al Picco e ha costruito un capolavoro. Ora che si fa? Detto del corteggiamento del Sassuolo, e di qualche differenza di vedute sull’eventuale staff, a stimare Italiano sono in tanti. Molto dipenderà però dai progetti dello Spezia. Quelli di Robert Platek, il nuovo proprietario USA che solo due giorni fa ha detto di sognare una grande Serie A. Incontrerà Italiano e gli metterà di fronte i propri piani per il futuro. Saranno quelli, a essere decisivi.
