Lulic e Caicedo hanno evidenziato un problema della Lazio: la rosa è divisa in due

In casa Lazio c'è un problema, l'ha ammesso Caicedo dopo la vittoria di venerdì sul Crotone: "Io lavoro a testa bassa, ma il mister ha scelto chi sono i titolari". Parole pesanti, che si aggiungono a quelle - altrettanto significative, forse ancora più gravi - pronunciate da Lulic a margine della sconfitta di Bologna: "Penso che ogni tanto i big possano anche riposare". Frasi che si accompagno ai fatti. È evidente che c'è una squadra A, composta dai titolarissimi, e una squadra B, formata dalle riserve, che provano a mettere in difficoltà Inzaghi salvo ritrovarsi sempre fuori dalla formazione di partenza. Caicedo, che ha la miglior media gol della squadra (una rete ogni 117') , non riesce a trovare spazio, così come altri suoi compagni: Muriqi, secondo acquisto più oneroso della gestione Lotito, Escalante, Cataldi, Pereira e Musacchio. Quest'ultimo, arrivato a gennaio per sostituire l'infortunato Luiz Felipe, aveva anche cominciato bene l'avventura a Roma. Poi, dopo l'erroraccio col Bayern Monaco, è stato retrocesso quasi all'ultima fila nelle gerarchie in difesa: da quella notte, non ha più giocato un minuto. Insomma, se da una parte ci sono i volti degli imprescindibili, dall'altra c'è quasi una squadra intera felice di far parte del gruppo ma irritata per lo scarso impiego di Inzaghi.
Se qualcuno si stupisce, è in torto. Perché non è una novità che Inzaghi dia maggior fiducia, quasi smisurata, ai suoi fedelissimi. È successo anche negli anni passati. In questa stagione, con la Champions, la società sperava e si aspettava che il trend si invertisse. E che venissero effettuate più rotazioni. Non è successo, anche se Lotito e Tare a più riprese lo hanno fatto notare a Inzaghi, criticato proprio per la gestione della rosa soprattutto nelle settimane col triplice impegno. Ma non ha mai cambiato le proprie idee, il tecnico, che venerdì è stato salvato da Caicedo, subentrato dalla panchina, che ha approfittato di un tiro-cross di Escalante, un altro non inserito tra i titolari.
