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Milan, Maldini: "Pirlo è un fratello per me. Calcio senza pubblico meno emozionante"

Milan, Maldini: "Pirlo è un fratello per me. Calcio senza pubblico meno emozionante"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 6 gennaio 2021, 20:41Serie A
di Luca Chiarini

Nel corso del pre-partita di Milan-Juventus, che si affronteranno tra pochi minuti al Meazza, Paolo Maldini è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le dichiarazioni del direttore tecnico rossonero.

Cosa mette sul piatto questa sfida?
"Probabilmente loro si giocano più di noi, perché vada come vada saremo in testa. Dobbiamo essere tranquilli, malgrado la situazione delicata che stiamo vivendo tra infortuni e Covid. A inizio anno ci siamo promessi che non avremmo preso scuse: undici giocatori li abbiamo, e sappiamo che chi scenderà in campo avrà uno spirito incredibile. Questa è la nostra forza".

Calabria dovrà giocare in mezzo al campo. Lei da terzino l'ha mai fatto?
"Quel ruolo no, mai".

Stasera peraltro si ritroverà di fronte Andrea Pirlo...
"La disponibilità dei giocatori è massima, quando c'è un'emergenza ognuno di loro deve dare qualcosa. Io saluto Andrea come fosse ancora un mio compagno: siamo rivali, ma lui è mio fratello".

I giocatori si dicono che hanno la possibilità di escludere la Juve dalla lotta? Ci sono paragoni col Milan in cui giocava?
"Forse lo pensano, magari non se lo dicono. L'idea è quella di crescere e di diventare forti, ma le certezze di questo gruppo non sono quelle di quella squadra, che ha vinto per tanti anni".

Milan-Juventus spiegato a suo figlio, che partita è?
"Questo Milan-Juve è senza pubblico, e tutti i ricordi che ho sono legati ad azioni di campo e partecipazioni del pubblico. È sempre calcio, ma un calcio diverso, meno emozionale ed emozionante. A Glasgow col Celtic abbiamo avuto vantaggi a giocare senza pubblico, ma ho detto ai ragazzi che è una sfortuna non aver vissuto quell'atmosfera".

Siete vicini a Simakan? Quanto vi soddisfa il fatto che i giovani vogliano venire da voi?
"Si parla tanto di mercato, ma bisogna dare merito a chi c'è. Il mercato lo faremo se potremo migliorare questa squadra, ma non è così facile: sappiamo che c'è qualche carenza e proveremo a farlo. Sul discorso dei giovani, quest'anno ci ha dato più credibilità: siamo la squadra più giovane d'Italia e tra le più giovani d'Europa, e abbiamo già ottenuto risultati. Lavorare per questo club ti dà un vantaggio, i giovani la sentono la storia. Poi il fatto che questo club voglia ottenere risultati puntando sui giovani dà una mano in più".

Ha parlato con Ibra?
"Sinceramente no, è appena arrivato. Parleremo dopo".

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