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Nell'Udinese scatta l'ora spagnola, Llorente guerriero e Deulofeu già sugli scudi

Nell'Udinese scatta l'ora spagnola, Llorente guerriero e Deulofeu già sugli scudiTUTTO mercato WEB
giovedì 11 febbraio 2021, 09:00Serie A
di Davide Marchiol

L’Udinese continua il suo processo di mutamento, con il mercato di gennaio che ha portato in dote ai bianconeri nuove gerarchie in mezzo al campo e in attacco. La partita con l’Hellas Verona è stata anche la prima senza De Paul, che quest’anno le aveva giocate tutte, il fatto che sia arrivata una vittoria rasserena gli animi: i bianconeri non dipendono esclusivamente dall’ex Valencia. Inoltre, nella zona nevralgica del rettangolo verde, con l’addio di Mandragora, Walace e Arslan trovano e troveranno ancora più spazio. Domenica infatti il brasiliano è stato messo mezzala, con il tedesco play (con posizioni interscambiabili), ed entrambi hanno confermato le buone sensazioni delle scorse settimane. L’ex Crotone sarebbe probabilmente stato ormai un rincalzo non essenziale, a quel punto, nei ragionamenti tecnici, meglio lasciar posto al giovane Makengo, ancora tutto da scoprire. Chiaramente questo espone un po’ al rischio emergenza da infortuni, ma si spera ovviamente che i giocatori restino integri e sani.

In mezzo al campo le novità minori, davanti i cambi più importanti. Mister Luca Gotti ha infatti confermato le sensazioni di inizio mese, con la coppia spagnola formata da Deulofeu e Llorente destinata a trovare parecchio spazio. Con De Paul fuori per squalifica e Pereyra arretrato sulla linea dei centrocampisti, il Tucumano dovrà star fuori un paio di partite per un problema muscolare, è scoccata l’ora del centravanti, che ha esordito dal primo minuto in bianconero per il primo match dal 1' in stagione. Una prestazione molto generosa, nel 3-5-1-1 ha infatti dovuto fare più da boa per gli inserimenti dei compagni, l’area l’ha vista pochino. Le sue sportellate e i suoi appoggi sono stati fondamentali per firmare il successo sul Verona. Il tempo dirà se l’Udinese avrà trovato uno stile di gioco definitivo per i prossimi mesi o se magari l’ex Tottenham cambierà compiti nei prossimi match.

Sicuramente però la nota più bella è stata quella di Gerard Deulofeu. Tutt’altro giocatore rispetto a quello del girone d’andata, molto più lucido nelle giocate e voglioso di dimostrare che i problemi fisici sono alle spalle. Tanta corsa, sfruttando gli spazi creati da Llorente, e un pizzico di egoismo nel primo tempo che nella ripresa si è tramutato in efficacia. Gran palla quella rubata in occasione dell’autogol di Silvestri, un cecchino in occasione del gol personale. L’affiatamento con Fernando sembra già essere interessante e intanto il funambolo spagnolo ha portato 6 punti con i suoi colpi a una squadra che ha chiuso la prima metà di stagione a quota 18, un bottino ben magro. L’Udinese ha fatto scelte coraggiose e nei primi match hanno ripagato, ora serve continuità che spesso è mancata, nel mese di febbraio potremo valutare se questa Udinese avrà trovato il bandolo di una matassa che si stava facendo sempre più complicata o se invece si tratta semplicemente di uno dei punti alti delle montagne russe che poi dopo poco ti riportano in basso.

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