Obiettivo quarto posto: Roma tra incastri e speranze

A due giornate dalla fine del campionato, rinunciare all'obiettivo Champions sarebbe un errore imperdonabile. Non solo per l’ambizione legittima della Roma, ma anche per il valore mostrato in questa stagione, che merita di essere messo alla prova sul palcoscenico europeo più prestigioso.
I giallorossi si giocano tutto nelle ultime due sfide, contro Milan e Torino: due impegni tutt'altro che semplici, ma ancora decisivi per alimentare le speranze. Il destino non dipende esclusivamente dai risultati della squadra di Ranieri, ma resta comunque la possibilità concreta di rientrare nella corsa, a patto di fare bottino pieno e approfittare di eventuali passi falsi delle rivali.
Il ko contro l’Atalanta ha compromesso una ghiotta occasione per prendere il comando nella volata a tre per l’Europa che conta. Ma la classifica resta corta, e la lotta apertissima. Juventus e Lazio, dirette concorrenti, avranno davanti a sé ostacoli diversi: i bianconeri affronteranno Udinese e Venezia, entrambe in cerca di punti salvezza, mentre i biancocelesti dovranno vedersela con l’Inter e il Lecce. Un calendario apparentemente più complicato per la squadra di Baroni, ma in questa fase della stagione nulla è scontato: squadre teoricamente abbordabili possono cedere senza combattere, mentre altre, senza più nulla da perdere, possono rivelarsi avversari scomodi.
E mentre il calendario si fa stretto, anche le scelte di formazione lasciano spazio a più di un dubbio. Con Pellegrini fuori causa, Ranieri potrebbe affidarsi a Pisilli, favorito su Rensch dopo la prestazione opaca dell’olandese nell’ultima uscita. Possibile anche il ritorno tra i titolari di Saelemaekers, pronto a dare il suo contributo dopo aver giocato appena 4 minuti nelle ultime tre gare. E poi c'è il caso Hummels: avrà il tributo dell’Olimpico o la sua carriera si chiuderà lontano dai riflettori?
Tanti interrogativi, poche certezze. Ma una cosa non è in discussione: la Roma deve crederci. Chiunque scenderà in campo, dovrà farlo con la convinzione di poter ancora riscrivere questo finale. Perché tutto è ancora possibile.
