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Parma, Troilo: "Cuesta è un allenatore top. Voglio essere il leader della difesa"

Parma, Troilo: "Cuesta è un allenatore top. Voglio essere il leader della difesa"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 15:05Serie A
di Edoardo Mammoli

Quest'oggi il Parma ha disputato una gara amichevole contro la Virtus Entella: la partita è terminata con una vittoria per 1-0 grazie a una rete di Djuric nella ripresa. In campo per tutto l'arco dei novanta minuti anche il nuovo acquisto Mariano Troilo, che ha guidato la difesa posizionandosi al centro del terzetto di Carlos Cuesta. Ma la sua giornata non è ancora finita: a breve il difensore argentino classe 2003 sarà presente nella sala stampa del Mutti Training Center per la sua conferenza stampa di presentazione, dove risponderà alle domande dei giornalisti.

Ore 14.40 - Ha inizio la conferenza stampa.

Prende parola Mariano Troilo: "Buongiorno a tutti, per me è un piacere immenso di fare parte di questo grandissimo club".

Le prime sensazioni a Parma?
"Sono molto contento e felice di essere qua. La squadra e il club mi hanno accolto molto bene. Abbiamo tutti gli occhi puntati sul nostro obiettivo, che è fare bene quest'anno".

Impressioni su Cuesta?
"È un allenatore giovane ma ci fa veramente bene, perché sta facendo di tutto per farci crescere. È molto bravo a fare gruppo coi giocatori e lo staff. È un allenatore top e ha portato delle ottime idee".

Hai un modello?
"Il giocatore a cui mi ispiro è Romero, che ha giocato dove ho giocato io. Sicuramente la persona che mi ha ispirato da sempre è stato il mio papà, che ha giocato nel mio ruolo per lungo tempo e che mi ha sempre dato tanti consigli".

Una caratteristica che ruberesti ai tuoi compagni argentini?
"Ci sono tantissimi argentini. Abbiamo la caratteristica di essere molto fisici, ma sarebbe difficile elencare le qualità che vorrei rubare ai miei compagni perché sono dei giocatori top. Sono tante le qualità che ammiro di loro, e per questo loro sono qui".

Da dove nasce il tuo soprannome?
"Viene dal mio nome, Mariano. Ho scoperto che qua nano vuol dire basso di statura. Ma nel mio caso deriva dal mio nome. È una cosa curiosa però! L'ho scoperta qua a Parma".

Cosa ti ha portato a scegliere Parma? Ti aveva cercato anche il Pisa. Ti pesa l'eredità di Leoni?
"Ho scelto questo club per la storia, per l'istituzione che è e per tutti gli argentini che sono passati di qui e che anche oggi militano qui. So che sostituirò un giocatore di livello, ma non mi sento di fare paragoni".

Che emozione hai vissuto in nazionale con Messi? Parma può aiutarti ad arrivare in nazionale?
"Un'emozione indescrivibile, passare da guardarli in tv a esser lì con loro, con Messi e tutti gli altri. Ancora oggi non riesco a descrivere questi sentimenti, spero che Parma sia la scelta giusta per proseguire questo percorso parallelo, vorrei vestire ancora la maglia della Seleccion".

Come ti sei trovato con i compagni in questa prima amichevole?
"Mi sono trovato molto bene, sono qui da poco quindi mi sto ambientando, ma questa partita ha messo in luce molte qualità positive e ha dimostrato che abbiamo una condizione ottimale".

In questa prima uscita il mister ha avuto tante indicazioni per te. Sembrava quasi ti telecomandasse. Quali sono le sue prime richieste per te?
"Il mister ha cercato di rincuorarmi molto perché, essendo la mia prima partita, è normale che fossi un po' nervoso. Molte volte mi ha chiesto di uscire e giocare la palla e ho capito che il possesso palla sarà una nostra caratteristica per tutto l'anno".

Differenze tra il calcio argentino e quello italiano?
"Ci sono molte differenze ovviamente. In Argentina c'è un calcio molto fisico e basato sulla velocità. La differenza principale però è legata al ritmo. Ho comunque trovato delle similitudini: qui in Italia la velocità si riporta nelle decisioni, devi essere molto veloce a decidere cosa fare con la palla".

A Belgrano giocavi in una difesa a tre?
"Anche l'anno scorso giocavamo a tre. Il nostro mister utilizzava spesso il 3-5-2. Mi sento molto bene, mi piace la posizione centrale perché posso mettere in luce le mie qualità principali e in particolare il possesso palla, perché mi piace tenere la palla".

Hai non solo difeso ma condotto la difesa del Parma oggi. Sei pronto a diventare un leader emotivo di questa squadra?
"Essere un leader della difesa è sicuramente importante per me. Desidero dare il mio contributo a poco a poco. La posizione in cui gioco è di vantaggio, perché ho la possibilità di condurre il gioco e per me è importante farmi sentire con la mia voce e guidare i miei compagni. Emotivamente mi piacerebbe avere questo ruolo".

Ore 14.57 - Termina la conferenza stampa.

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