Roma, Cristante: "Non mi sono mai sentito sottovalutato. Mi voleva il Canada, ma sono italiano"

Bryan Cristante, centrocampista della Roma, ha parlato a cuore aperto a SportWeek concedendo all'inserto de La Gazzetta dello Sport una lunga intervista: "Mio padre è nato in Canada, ma la mia famiglia è italiana. Mi piace poter dire di avere il doppio passaporto. Sono stato cercato più volte dal c.t. del Canada prima della mia prima convocazione con l'Italia. Avevo vent'anni, ma non ci ho mai pensato seriamente, anche perché il livello era molto diverso in quel periodo. Io sono italiano, non ho mai avuto dubbi. Sono stato in Canada solo una volta. A Toronto sono rimasti i fratelli di mio nonno. A quei tempi erano molti i friulani che emigravano".
Si è mai sentito sottovalutato?
"No, ho fatto il percorso che fanno tutti i ragazzi più giovani. L'esperienza all'estero la rifarei, mi ha aiutato a crescere sotto tutti i punti di vista".
Il portoghese lo parla?
"Sì. Con Fonseca, Pinto e Mourinho ho potuto esercitarmi anche nella Roma. Ma Mou parla l'italiano molto meglio di quanto io parli il portoghese".
A Trigoria si dice che lei sia il calciatore più intelligente che ci sia in squadra. Qualche volta può essere un problema?
"Non posso dirlo io di essere il più intelligente, ma essere a conoscenza delle cose, sapere come comportarsi e come muoversi in tutte le situazioni sicuramente può essere un aiuto in più".
