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Roma, Ibanez dal ritiro del Brasile: "Posso solo ringraziare Mourinho. Mi ha sempre dato fiducia"

Roma, Ibanez dal ritiro del Brasile: "Posso solo ringraziare Mourinho. Mi ha sempre dato fiducia"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 22 settembre 2022, 14:53Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Il difensore della Roma, Roger Ibanez, ha parlato a Globo Esporte dal ritiro della Nazionale brasiliana, partendo dalla sua convocazione per i verdeoro: "È stato un momento inaspettato. Ero a casa, sdraiato sul divano con la famiglia, a guardare un film, e dal nulla mio cognato mi dice che sono stato chiamato. Non ci credevo. Poi ho guardato la conferenza di Tite che stavano trasmettendo in diretta, sono tornato un po' indietro con il video e, quando ho sentito il mio nome, ho capito di essere stato convocato. È stato molto bello, molto eccitante, ero insieme ai miei familiari e potevamo godercelo insieme. È stata una reazione di euforia, il telefono non smetteva di squillare. Tutti mi hanno sempre supportato ed erano molto felici per me".

Come si trova con Mourinho alla Roma?
"Posso solo ringraziare Mourinho. Da quando è arrivato mi ha dato fiducia, mi ha lasciato libero di fare quello che volevo in campo, mi ha dato consigli, mi ha detto cosa era giusto fare a volte: ha aggiunto molto alla mia carriera. E in quella conversazione che ha avuto con Tite, devo solo ringraziarlo per aver detto tutto questo. Questo potrebbe aver influenzato la scelta del ct".

Cosa pensa della Nazionale brasiliana?
"Ogni giocatore brasiliano lavora per mostrare il proprio potenziale e per farsi vedere dalla nazionale, non ho mai smesso di credere che sarei stato convocato. Nel momento in cui ho visto che la visibilità era aumentata, ho iniziato a lavorare ancora di più e, grazie a Dio, è arrivata la chiamata".

Come va in Italia?
"È una scuola molto importante per i difensori, il posto giusto in cui puoi imparare. Ho imparato molto dall'anno trascorso all'Atalanta. Quando sono arrivato, per adattarmi al calcio italiano, quell'anno è stato fondamentale. Nel tempo, ho acquisito esperienza con le partite e ho imparato molto".

Vincere la Conference è un ricordo indelebile?
"La Conference è stato un momento inspiegabile: il mio primo titolo internazionale, è qualcosa che non puoi spiegare. È stato davvero bello. Posso dirvi che è uno dei momenti più belli della mia vita, spero che ci saranno ancora tanti giorni come quello".

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