Roma, impresa sfiorata. Ranieri chiude tra gli applausi

La Roma chiude la stagione con una vittoria netta sul Torino (2-0), ma il successo non basta: la Juventus vince e si prende l’ultimo posto disponibile per la Champions. I giallorossi restano quinti e giocheranno l’Europa League. Tuttavia, il risultato tecnico passa in secondo piano di fronte al vero evento della serata: l’ultima panchina di Claudio Ranieri, che chiude con onore una carriera leggendaria.
Il lavoro di Ranieri è stato semplicemente straordinario. Ha preso una Roma spenta, malinconica e smarrita, l’ha riportata in carreggiata con pragmatismo, equilibrio e un profilo umano raro. Dal 12° posto a un passo dalla Champions: in pochi mesi, la sua Roma ha fatto più punti di tutti, Inter e Napoli comprese. Una scalata silenziosa, senza proclami, che ha restituito orgoglio a una tifoseria delusa.
Il rammarico per non aver centrato l’Europa che conta è legittimo, ma il finale non cancella il percorso. Anzi, lo rafforza. L’ultima Roma di Ranieri ha mostrato una solidità e una maturità da squadra vera, consapevole. Merito del tecnico, sì, ma anche di un gruppo che ha scelto di seguirlo senza riserve, accettando la fatica e il sacrificio.
Ora si apre una nuova fase, carica di incognite. Ranieri saluta il campo ma resterà nel club da consulente. Toccherà ai Friedkin scegliere il nome del successore: profilo esperto, conoscenza del campionato, zero scommesse. La strada è tracciata e i margini di errore ridotti al minimo. Dopo l’ennesima stagione vissuta tra slanci e rimpianti, la Roma non può più permettersi passi falsi. Serve continuità, serve visione. E soprattutto, serve concretezza.
