Spezia, oggi il giorno del "Picco": si deciderà se lo stadio sarà pronto per l'Udinese

Dopo mesi intensi di lavori no stop, lo Stadio Alberto Picco di La Spezia è ormai pronto e attende l'ultimo ok per riaprire i battenti e accogliere, secondo le norme vigenti, il pubblico spezzino a casa, che nella sua storia non ha mai potuto ospitare partite di Serie A con la parte più calda del tifo bianco seduta ad incitare dalle tribune. Dopo l'ultimo sopralluogo di venerdì, dove emissari della Lega e la commissione di vigilanza provinciale non hanno sollevato alcuna criticità, la giornata di oggi sarà decisiva per l'ultimo ok, quello dell'agibilità, che dovrebbe permettere la disputa di Spezia-Udinese tra le mura amiche del "Picco", e non al Manuzzi di Cesena, piano B che ha già accolto le aquile per una parte dello scorso campionato.
LAVORI DA RECORD - Dopo i lavori di miglioria della scorsa stagione, in estate il "Picco" è stato ancora oggetto di restyling, questa volta per rimodellare la Curva Piscina, che in poco più di due mesi è stata ampliata tanto da poter ora contenere poco più di tremila tifosi. Più di quanto fatto era impossibile da chiedere, ora spetterà agli organi competenti dare il proprio ok, ma la sensazione è che tutto porterà ad una fumata bianca. In alternativa, il bagno di fuoco del "Picco" in Serie A arriverà tra due settimane, quando a La Spezia tornerà la Juventus, quattordici anni dopo quel 27 gennaio 2007, quando, dopo il gol di Simone Confalone, Pavel Nedved salvò i bianconeri da una clamorosa sconfitta nel recupero.
