TMW RADIO - De Santis: "Sanchez per Dzeko? La Roma risparmia ma non sostituisce"


L'intermediario e operatore di mercato Lorenzo De Santis ha parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Il problema della Roma è che il rapporto Fonseca-Dzeko non è mai stato idilliaco, ed anzi spesso ha vissuto momenti molto complicati. Visto che la Roma ha deciso di dare continuità all'allenatore le soluzioni sono due: o riesci a cedere Dzeko, e non è facile perché prende 7,5 milioni l'anno a 35 anni; oppure, a fine mercato, dovrai cercare di ricucire. Fino al primo febbraio, però, faranno di tutto per cederlo: l'impresa è complicata, e Dzeko per riuscirci ha anche cambiato procuratore di recente".
Cosa ci guadagna però la Roma?
"Sicuramente c'è un risparmio, ma non è Alexis Sanchez il giocatore che per caratteristiche può andare a sostituirlo. Prima di questa, la Roma ha provato una trattativa col PSG chiedendo prima Icardi e poi Kean, ma Pochettino giustamente non vuole privarsi di loro. Se devo scommettere un euro, penso rimarrà. A giugno poi cambieranno diverse facce, forse anche quella sulla panchina".
Le velleità Scudetto dell'Inter passano da Eriksen?
"Ripenso alle fanfare di un anno fa, per un giocatore straordinario che arrivava con dei numeri pazzeschi dalla Premier. A me piace tantissimo, sicuramente ci avrà messo del proprio ma molto del suo ce l'ha messo Conte, tra rigidità tecnico-tattica e voler portare avanti con esasperazione le sue idee è arrivato al limite del mobbing. Certi minutaggi li ricordo solo tra Spalletti e Totti, ma uno del genere non puoi tenerlo così in naftalina. Anche perché il sostituto, Vidal, ha fatto fatica".
Kokorin e Malcuit: come valuta il mercato in entrata della Fiorentina?
"Mi sarei aspettato un giocatore diverso da Kokorin, e non discuto il talento ma il fatto che ormai da tempo non faccia un campionato intero ed abbia avuto situazioni extra-campo oltre a non parlare la lingua. Avrei pensato più a un Caicedo, anche se c'era da guerreggiare con la Lazio, ma ti avrebbe messo più al riparo rispetto a questo azzardo. Sicuramente è un all-in di Pradè, che si gioca molto con questo colpo".
Due parole sulla situazione Reggina?
"Il mercato è stato sicuramente ambizioso, sono arrivati giocatori importanti con tante aspettative addosso. Erano anche partiti bene, poi a mio avviso hanno influito tanto gli infortuni e la squadra ha perso sicurezze e qualche punto pur non meritandolo. Col cambio di allenatore arriva un'altra idea di calcio e infatti si vedono tante facce nuove dal mercato. Si sono tirati su le maniche, c'è il vestito da lavoro e non lo smoking".
