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Zenga: "Discutere il gioco dell'Inter è superfluo. Conte un professionista, è uno dei top"

Zenga: "Discutere il gioco dell'Inter è superfluo. Conte un professionista, è uno dei top"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 12 aprile 2021, 10:00Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Ai microfoni di Radio Rai, nella trasmissione Radio Anch'io Sport, Walter Zenga, ex portiere dell'Inter, ha parlato di vari temi: "A chi non piace l'Inter? Si fa una grande confusione tra controllo della partita ed estetica. Hanno vinto 11 partite di fila, nelle ultime 13 ha preso solo 4 gol. Discutere sul fatto che giochi bene o male è superfluo, dicevano che anche la mia Inter con Trapattoni vinceva facendo il catenaccio, ma la realtà è che controllavamo la partita, così come fa la squadra di Conte. Il tecnico nerazzurro è un professionista, uno dei top che ci sono in giro. Lo spartiacque della stagione dell'Inter è stata la doppia sfida contro lo Shakhtar, da quel momento non ha toppato più neanche una partita".

Cosa vede nell'Inter del futuro?
"Parliamo di un periodo molto complicato per il mondo a causa della pandemia: le società campano anche con . Il problema potrebbe esserci, non so cosa farà la proprietà cinese in futuro ma l'Inter il prossimo anno deve mettere in rosa un paio di innesti, uno davanti e uno a centrocampo".

Questa Inter in cosa è simile alla sua con Trapattoni?
"Matthaus e Berti sarebbero due giocatori che starebbero benissimo in questa Inter, i tempi sono cambiati molto e i paragoni sono difficile da fare. Eravamo tutti italiano, avevamo infatti solo tre stranieri. È complicato paragonare le due squadre".

Cosa pensa della tanto discussa costruzione dal basso?
"L'allenatore deve applicare i giusti principi in base alla qualità dei giocatori che ha a disposizione. Non si possono copiare alcuni concetti a squadre che hanno calciatori diversi. Il lavoro è importantissimo, penso a De Zerbi che sta andando avanti da tre anni e riesce a far giocare i suoi come vuole".

Cosa pensa dell'utilizzo del VAR?
"All'inizio, quando due anni fa ero a Crotone e retrocedemmo, ho avuto delle situazioni VAR dove sono stato penalizzato o aiutato. Il problema del VAR è che dovrebbe essere meno segreto. L'allenatore non ha la possibilità di vedere che cosa sta succedendo, sia i tifosi che tutti gli altri in panchina potrebbero utilizzare un cellulare per vedere, ma l'allenatore no".

Cosa consiglia a Donnarumma per il suo futuro?
"Anche io fui vicino a lasciare l'Inter perché non ero d'accordo con la società. Le cose oggi sono cambiate, gli agenti ai miei tempi non avevano la stessa forza che hanno oggi. Al di là delle cifre e dei soldi penso che il Milan sia un club molto importante e prima di andarmene ci penserei due volte".

Cosa pensa della stagione della Juventus?
"Pirlo è un allenatore giovane che si è ritrovato una squadra che aveva vinto 9 scudetti consecutivi. Ha pagato errori di inesperienza ma supportato dalla società ha risalito la china. Ronaldo sta facendo fatica, si vede che non è quello dell'anno scorso e il suo nervosismo è lo specchio di questo".

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