Avellino, il ds Aiello: "Ad oggi la nostra lista è piena, il mercato sarà recuperare gli acciaccati"

Il direttore sportivo dell'Avellino Mario Aiello ha parlato in conferenza stampa dopo il pari con il modena al posto di mister Biancolino. Queste le sue parole riportate da TuttoAvellino: "Con il mister abbiamo parlato anche troppo di mercato, a fine partita ci siamo solo informati delle opportunità della gara, ci stavamo solo rammaricando per come è avvenuto il gol, potevamo bloccare l'inserimento centrale ma volevamo portare a casa il gol di vantaggio con i denti fino alla fine. Già in settimana avevamo programmato che venissi io a parlare di mercato, ma siccome parliamo la stessa lingua posso parlare io come lui. Ho visto una squadra che ha dato tanto, il nostro lavoro parte dal ritiro, abbiamo fatto un lavoro in crescita, da amichevoli abbiamo ricevuto delle risposte, qualche prestazione non ci ha soddisfatto, oggi secondo me abbiamo visto una squadra che ha interpretato bene la gara dall'inizio, siamo stati subito in partita, abbiamo creato anche diverse occasioni all'inizio e siamo soddisfatti di questo impatto avuto su un campo difficile contro una squadra che ho visto anche in Coppa Italia che gioca bene e ha dei valori importanti. Il risultato ha un valore ancor più importante".

Cosa aspettarsi dall'ultimo giorno di mercato?
"In settimana avevo fatto presente che da qui al 1 settembre tutto può succedere. Il nostro focus è tutto sulle uscite dove abbiamo dato una bella botta, ne manca ancora qualcuna ma ci siamo quasi su tutte. Attualmente non siamo in condizione di poter fare degli innesti perché la lista è piena, qualcuno dovrebbe andare via ma non è nella nostra idea o in quella dei ragazzi. Abbiamo coperto tutti i ruoli, in ognuno ci sono esperti e giovani e possiamo fare il campionato che possiamo fare per assestarci in questa categoria. Sappiamo anche bene che dopo una sconfitta non si deve per forza intervenire sul mercato, dobbiamo essere equilibrati e non cambiare opinione a ogni partita. Lo dobbiamo avere noi in società e tutto l'ambiente. La curva con equilibrio ci sostiene senza badare troppo alla prima sconfitta. Mi permetto di dire che questo primo punto di questo nuovo corso è da dedicare a loro".

Ora inizierà un campionato diverso dopo questo punto?
"Siamo una neopromossa e potremmo pagare lo scotto della nuova categoria, questo ci fa affrontare questo campionato con i piedi ben saldi per terra, il pericolo è dietro l'angolo e dobbiamo strappare ogni punto con i denti come è stato oggi nei minuti finali. L'obiettivo resta quello ma gli acquisti che dobbiamo fare adesso sono i calciatori fuori condizione da far rimettere".

Che mestiere è il suo e possiamo sognare un decennio in B di fila?
"Il mestiere nostro ci impone di cercare di dare il massimo equilibrio, non vado nello specifico delle attività tecniche, il mercato ci mette in evidenza ma il mercato incide al 30% nel risultato, ci sono poi gli elementi di gestione e noi puntiamo su serenità ed equilibrio, affinché non vengano vissuti gli impegni con troppa ansia. L'Avellino ha una storia importante, io sono nato negli anni 70 e mi sono appassionato con l'Avellino in A. Oggi so di far parte di un club importante che vuol crescere a 360 gradi, una serie di cose che ci metteranno le basi per un domani giocarcela a livelli più alti".

Enrici fuori solo scelta tecnica?
"L'avremmo detto se c'erano problemi, solo scelta tecnica, in B tutte le gerarchie sono azzerate e tutti possono giocare. Ha visto bene chi ha giocato e per me hanno fatto una grande partita e gli facciamo i complimenti la Enrici resta un giocatore importante per i nostri obiettivi".