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TMW - Niederauer: "Strutture, rosa e immagine per brand Venezia". Ecco Cardinaletti e Cordoba

TMW - Niederauer: "Strutture, rosa e immagine per brand Venezia". Ecco Cardinaletti e CordobaTUTTO mercato WEB
mercoledì 10 febbraio 2021, 12:19Serie B
di Claudia Marrone

Giornata di conferenza stampa in casa Venezia, con il Duncan Niederauer che ha parlato di importanti novità: "Prima di tutto voglio dire che siamo soddisfatti di come sta andando la stagione, non è facile tra la situazione che si è creata nel mondo e gli infortuni che ci stanno colpendo, ma spero siate felici per la partita di ieri: l'unità di gruppo si nota anche da come la squadra si è stretta intorno a Lezzerini, che ha subito un brutto infortunio. Noi siamo soddisfatti del mercato invernale che abbiamo fatto e contenti della risposta arrivata dal campo, sono davvero felice di vedere l'atteggiamento dei ragazzi dentro e fuori dal rettangolo verde: stanno cambiando la loro mentalità, il percorso non è ancora completato ma a ogni partita aggiungiamo un mattone importante per ottenere questo risultato che per noi è importante. Ma torniamo alla società, avevo annunciato che avrei introdotto due nuove figure, intanto quella di Andrea Cardinaletti nel ruolo di special advisor con delega allo sviluppo delle infrastrutture legate alla società: ristruttureremo il Taliercio, ci saranno interventi per migliorarlo. Nel lungo termine vogliamo realizzare determinati progetti, e figure come quella Andrea sono necessarie. Ci saranno ora colloqui con il Comune, anche per altre situazioni di cui parleremo più avanti. Stadio? Non è stato abbandonato il progetto, ma la situazione economica generale non è delle migliori: al "Penzo" sono da apportare delle modifiche, ma questo non esclude un nuovo stadio. Occorre però pensare alla nostra casa attuale, e su quello ci concentriamo, ma ripeto, una cosa non vieta l'altra. Perché le infrastrutture sono investimenti importanti, come quelli sui giocatori: solo così possiamo parlare di progetto a lungo termine".

Spazio poi alle parole di Andrea Cardinaletti: "Ritengo questa fase molto importante per il mondo imprenditoriale, in un momento come questo non è facile pensare a obiettivi futuri, ma è essenziale farlo: la storia del nostro paese insegna che i progetti migliori sono nati nei momenti di grande crisi. Ho sintonia di vedute con il presidente, serve massima integrazione di impresa, e su queste dinamiche ci siamo trovati subito d'accordo: se l'organizzazione aziendale può contribuire anche per un solo punto ai risultati della squadra, quel punto è determinante. Le strutture che ci interessano saranno come delle vere fabbriche, e il primo punto è appunto quello del Taliercio, poi ci sarà lo stadio: l'idea è quella di fare passi avanti, piccoli, ma senza star fermi. Nello sviluppo dei progetti si dovrà essere pragmatici ed essenziali. Negli ultimi 20 anni mi sono sempre occupato di strutture sportive, ma ho notato che spesso manca un progetto tecnico e gestionale di partenza che anima quello architettonico: l'idea del presidente è invece quella di far divenire il centro sportivo, step by step, la casa del Venezia. Ci sarà anche aggregazione e vicinanza con le giovanili del club, la sede sociale e tutte le prerogative che stanno a cuore della società. Faccio un esempio: se la società vuole che i ragazzi studino, ci sarà una stanza per permetterlo. Nel tempo, progressivamente, arriveremo a questo obiettivo finale. Stiamo pensando di far ricorso al sistema finanziarlo per creare tutto ciò, ma le risorse sono quelle del Venezia: anche facendo ricorso al debito, le banche dovranno guardare al lungo termine, quando si investe sulle strutture non ci si riferisce a uno o due anni. Questi investimenti, comunque, sono importanti per la crescita globale della società. Le convenzioni? Il rinnovo è intanto una base, il lungo termine che ci poniamo non è compatibile con una convenzione che scade il prossimo anno, quindi stiamo lavorando affinché si possa ampliare il tutto partendo da questo".

Chiusa la parentesi strutture, la parola torna al numero uno dei lagunari, che presenta Ivan Ramiro Cordoba: "Adesso voglio introdurre l'altra persona, sono orgoglioso di presentare Ramiro Cordoba, che ci seguirà in qualità di socio del club e Consigliere Delegato per l'Area Sportiva. Ci aiuterà a rinforzare quella che è la nostra dichiarazione di intenti, tra prima squadra, giovanili e femminile, si aggiungerà al Comitato tecnico che abbiamo e che già segue la parte sportiva, e a lui spetterà la parte di monitorare soprattutto il Sudamerica. La sua presenza, poi, contribuirà a potenziare il nostro brand, non solo in Italia ma anche a livello internazionale: rappresentiamo una città che tutti conoscono nel mondo, è pure la preferita di mia moglie quindi non potevo scegliere meglio (ride, ndr). E' opportuno raggiungere più mercati, anche per fare conoscere la squadra, ed è questo che stiamo facendo con il marketing". E ancora su Cordoba: "La sua straordinaria carriera e il suo nome sono sempre legati all'Inter, e questo è l'aspetto più importante di Ivan: per essere così legato a un club, si deve essere persone forti, non solo nel fisico ma anche nella mente. Con lui possiamo creare la cultura della vittoria, ci aiuterà a essere forte su tutti gli aspetti".

Ecco le parole dell'ex Inter: "Per me è un piacere enorme e un onore essere qua, sono molto emozionato perché sono passi importanti che si fanno nella vita, e quando si crede in quello che si fa è normale essere emozionati. Ringrazio il presidente che mi ha dato questa possibilità, metterò al servizio del Venezia tutta la mia esperienza: qua c'è la mentalità giusta per lavora, è per questo che ho accettato questo progetto. C'è serietà, basi solide, quando si dice una cosa poi questa si fa: la consapevolezza di lavorare per qualcosa di importante è fondamentale. Nella mia vita sarò legato all'Inter per ovvi aspetti, ringrazio il club nerazzurro per avermi permesso di fare tutto quello che ho fatto in carriera, e perché quell'esperienza ha contribuito a farmi essere qua: sono arrivato al Venezia, e vedo una sfida bella da affrontare, difficile ma importante. Parlando chiaro, lavorando in sintonia, si raggiungeranno sicuramente gli obiettivi. Ci sono tante cose da fare, la risposta della squadra è intanto però molto importante, perché da li parte tutto il resto: chiaramente nel calcio ci sono momenti felici e meno felici, ma noi dobbiamo andare dentro a tutto per prevenire le possibili insidie e non avere sorprese. Questo anno è molto complicato, il virus incide sul campionato, è davvero un anno atipico in cui tutti si sono dovuti arrangiare al momento e alle situazioni, ma l'importante è mantenere la forza di squadra che sto vedendo. Tutti dobbiamo fare il nostro per portare il Venezia a un livello superiore, gli elementi per farlo ci sono: si deve andare oltre quelli che crediamo siano i nostri limiti".

Più nel dettaglio: "Dopo la fine del mio contratto con l'Inter ho avuto altri colloqui con dei club, ma il Venezia mi ha convinto a sposare questo progetto. Per quanto riguarda i giocatori... un'idea generale molto precisa la abbiamo, parliamo di prospetti e c'è un comitato tecnico che sta lavorando su questo. Sul portiere è chiaro che ci sono necessità urgenti, si lavorerà in fretta ma con la precisione di scegliere il profilo idoneo. La squadra deve però pensare solo al campo, il resto è compito nostro, che dobbiamo garantire la tranquillità alla squadra per farla rendere al massimo. Staremo attenti a tutti gli aspetti, c'è tanto da lavorare ma c'è tanto margine ancora per fare bene le cose: è molto eccitante lavorare per un club che devi rendere importante rispetto al lavorare in un club che è già tra le big".

Conclude Niederauer: "Dobbiamo cercare talenti in tutti il mondo, occorre aprire la mente e guardare sempre oltre, poi quando si fanno scelte per i giocatori voglio che tutti siano coinvolti e convinti, chi arriva qui deve sentire il supporto totale in tutto. Abbiamo fatto cose che non hanno fatto tanti club, guardiamo appunto il Comitato tecnico formato, sfruttiamo il potenziale. Guardare oltre i playoff? We don't change! (ride, ndr) Non cambio idea, non perdiamo l'obiettivo principale, evitiamo di guardare troppo avanti: testa solo alla partita successiva, solo così possiamo mettere mattone su mattone e costruire la nostra casa. Chiedo concentrazione sulla quotidianità, se poi arriverà qualcosa di più grande vedremo".

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