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Arzignano, Boffelli: "L'obiettivo resta la salvezza. Occhi al nostro Moretti"

Arzignano, Boffelli: "L'obiettivo resta la salvezza. Occhi al nostro Moretti"TUTTO mercato WEB
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
Oggi alle 13:19Serie C
di Daniel Uccellieri
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TMW Radio / A Tutta C
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Andrea Boffelli, difensore centrale dell'Arzignano Valchiampo, è intervenuto nel corso dell'appuntamento mattutino di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.

Parto con la domanda più semplice: come stai? Come sta andando il ritiro e che sensazioni hai in vista della nuova stagione?
"Sto bene, e anche la squadra sta abbastanza bene. Siamo rientrati da qualche giorno dal ritiro: sono stati giorni di lavoro intenso e duro, ma credo che la squadra sia a buon punto per iniziare la stagione nel migliore dei modi".

Lo scorso anno avete chiuso al decimo posto, conquistando anche i playoff. Quest’anno puntate a fare un passo avanti o resta come obiettivo principale la salvezza? Considerando che il tecnico è lo stesso, proseguendo quindi un percorso già avviato.
"La nostra base è sempre l’umiltà. L’obiettivo primario è la salvezza: per una società come l’Arzignano mantenere la categoria è fondamentale. Una volta raggiunta, si può pensare a qualcosa di più, ma la priorità resta quella.

Nel Girone A ci sono due favorite secondo molti: il Vicenza, che per due anni di fila è andato vicino alla Serie B, e il Cittadella, appena retrocesso. Poi c’è la “variabile impazzita” Union Brescia, nata dalla struttura della Feralpi. Chi vedi più attrezzata per partire forte?
"Per me il Vicenza è la grande favorita: storia, budget e qualità lo rendono la squadra da battere. Anche il Cittadella, però, con la sua mentalità da Serie B, può dare filo da torcere. L’Union Brescia sta facendo un mercato importante, quindi penso punti alle prime posizioni. E attenzione anche a squadre come Trento, Lecco o Renate: se azzeccano la stagione, possono stare in alto".

Quest’anno nel Girone A ci sarà per la prima volta l’Inter U23. Che sensazione ti dà affrontare l’Inter e cosa pensi in generale delle seconde squadre?
"Sarà una novità per loro, mentre noi abbiamo già affrontato in passato Juventus e Atalanta U23. Sono formazioni piene di giovani talentuosi che devono fare esperienza in una categoria difficile come la Serie C. Per me le seconde squadre sono utilissime: vengo dal settore giovanile dell’Atalanta e quando giocavo lì avrei voluto avere questa opportunità, perché rappresentano uno step intermedio tra Primavera e prima squadra, permettendo ai giovani di crescere restando sotto gli occhi del club".

Quindi il salto dalla Primavera al calcio dei grandi è reale, non solo una percezione dall’esterno?
"Sì, lo scalino è netto. In Primavera affronti pari età, spesso con qualità fisiche diverse rispetto al calcio dei grandi. In Serie C trovi giocatori più esperti, fisici e affamati. L’Under 23 ti mette subito alla prova contro questo tipo di avversari, ed è molto formativo".

Ultima domanda, un po’ “antipatica”: con i tuoi 28 anni e la tua esperienza in Serie C, sei ormai un senatore dello spogliatoio. Ti chiedo di fare da talent scout: un giovane dell’Arzignano da tenere d’occhio?
"Sono arrivati tanti giovani nuovi, ma se devo fare un nome dico Moretti, centrocampista che arriva dalla Serie D. Ha qualità importanti e può fare bene, anche se dovrà ambientarsi alla categoria".

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