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Bruciati (Livorno_popolare): "Stanchi di essere terra di conquista di persone senza arte né parte"

Bruciati (Livorno_popolare): "Stanchi di essere terra di conquista di persone senza arte né parte"TUTTO mercato WEB
martedì 16 febbraio 2021, 21:34Serie C
di Tommaso Maschio

Nei giorni scorsi è nato il progetto di azionariato popolare “Livorno_popolare” che ha già raccolto un migliaio di adesioni e si candida a essere il progetto più ambizioso in seno al cosiddetto calcio popolare che in questi anni ha trovato spazio e successo soprattutto nelle serie inferiori.

“Crediamo che il Livorno Calcio sia un motivo di aggregazione unico e per questo vogliamo che la squadra torni ad appartenere ai suoi veri proprietari: i tifosi. Da azionista del Livorno potrai partecipare attivamente alle strategie d’investimento riguardanti il futuro del club. Potrai avere una voce reale all’interno della società, votare la dirigenza e aiutare concretamente la tua città. - si legge nel manifesto pubblicato sul sito del progetto - Coinvolgeremo anche investitori privati per collaborare in minoranza e costruire sinergie con il territorio. Lo strumento di azionariato popolare è già molto diffuso nel mondo con squadre come il Barcelona, il Real Madrid, il Bayern Monaco, St. Pauli etc… che hanno già adottato il modello”.

A spiegare ancora più nel dettaglio l’iniziativa è stato Marco Bruciati, consigliere comunale, ex candidato sindaco e tra i promotori dell’azionariato popolare come via d’uscita dalla difficile situazione che il Livorno sta vivendo. “Siamo cresciuti con l'idea che la squadra di calcio sia un'azienda privata gestita da un padre padrone che può decidere quando portare via il pallone dal campo o quando sgonfiarlo lentamente – spiega Bruciati a Livornotoday - Di questo tipo di calcio, quello dei milioni non motivati, degli interessi speculativi, degli ingaggi faraonici e del tifoso consumatore, ci siamo stancati. Così come ci siamo stancati che la nostra squadra sia diventata terreno di conquista di personaggi senza arte né parte che arrivano a Livorno senza uno straccio di progetto e con discutibili capacità manageriali".

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