Crotone in amministrazione giudiziaria: "Non è un provvedimento punitivo"

Il Tribunale di Catanzaro ha disposto l’amministrazione giudiziaria per dodici mesi nei confronti della società calcistica FC Crotone, che milita nel girone C di Serie C. La decisione è arrivata su proposta congiunta del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del Procuratore distrettuale della Repubblica di Catanzaro e del Questore di Crotone, si apprende all’ANSA. Secondo quanto riportato in una nota della Dda di Catanzaro, dalle indagini – in particolare quelle svolte nell’ambito del procedimento “Glicine-Acheronte” – sarebbero emersi indizi sufficienti per ritenere che l’attività economica della FC Crotone srl, compresa quella di carattere imprenditoriale, sia stata sottoposta nel corso dell’ultimo decennio a condizioni di intimidazione e assoggettamento da parte di esponenti di locali cosche di ’ndrangheta. Un controllo definito “asfissiante” sul territorio di Crotone e sulle attività imprenditoriali della zona, inclusa la società calcistica, ritenuta particolarmente “rilevante e appetibile”.
Il Crotone ha pubblicato una nota sul proprio sito ufficiale:
Esamineremo con cura il provvedimento provvisorio del Tribunale di Catanzaro e ci prepareremo per l’udienza prevista per la sua discussione in programma il 13 ottobre.
Registriamo che non si tratta affatto di un provvedimento punitivo: la misura è stata adottata perché l’Autorità Giudiziaria ritiene che l’Fc Crotone abbia subito il potere di intimidazione della ‘ndrangheta e non ipotizza, neanche lontanamente, complicità o connivenze della società, dei suoi soci o dei suoi dirigenti e collaboratori.
L’Fc Crotone collaborerà attivamente con gli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale per proseguire le proprie attività nell’interesse della società, dei tifosi e in generale dello sport.
