Triestina, per una notizia buona ne arriva una cattiva. E col Lecco si gioca forse a porte chiuse

Delle buone notizie, come avevamo anticipato ieri, erano arrivate perché la Triestina aveva alla fine saldato la quota utile per completare la zollatura dello stadio 'Nereo Rocco' e, in serata, sembrava persino aver risolto il problema relativo alla fideiussione aggiuntiva che sarà versata entro domani e di fatto sbloccherà il mercato degli alabardati.
Ma per due notizie positive, in un momento di grande tensione sportiva, ecco che ne arriva una negativa, e che porta nuovamente la proprietà a contraddizioni interne come quando fu completata l'iscrizione ma non furono poi rispettate le successive scadenze. Stando infatti a quanto riporta Il Piccolo-Trieste, se da un lato c'è stato il prima citato accordo con la ditta che si occupa del manto erboso del 'Rocco', dall'altro ecco che emerge un mancato pagamento, quello relativo al canone per la concessione annuale dell'impianto: una cifra che ammonta a 197.713 euro più Iva e che sarebbe dovuta arrivare al Comune entro il 31 luglio. A poco sono serviti i solleciti, l'amministrazione non ha ricevuto risposte. Il club, però ha disposizione, dal 31 luglio, 60 giorni per saldare il tutto, altrimenti il Comune potrà procedere di diritto alla risoluzione immediata del contratto.
Ma non finisce qui, come si legge "la Triestina di Rosenzweig non ha provveduto neppure alla voltura dell’intestazione delle utenze di acqua, luce e gas. [...] e ha già perso per questo campionato la sponsorizzazione della Regione. Dalle maglie dei giocatori, infatti, è sparito il marchio 'Io sono Friuli Venezia Giulia'".
All’orizzonte anche un’altra grana, perché gli alabardati sono in ritardo anche con i pagamenti ai Vigili del fuoco, che nelle partite dei campionati professionistici devono essere ingaggiati a tutela della sicurezza del pubblico. Situazione che potrebbe portare alla disputa del match di sabato - contro il Lecco - a porte chiuse.
