1 febbraio 2013, Goicoechea fa esonerare Zeman con una papera incredibile

Il primo di febbraio del 2013, all'Olimpico di Roma, Zdenek Zeman si gioca la panchina. Era arrivato l'estate prima, ebbro dalla vittoria del campionato con il Pescara, portato esultante dalla folla e come scelta del nuovo presidente James Pallotta, che aveva appena rilevato la società dall'altro avventuriero a stelle e strisce Thomas DiBenedetto. L'intenzione, come detto dal nuovo numero uno, era di aprire un'era "alla Berlusconi". Forse intendeva per costruire stadio e palazzine, cosa che poi non è successa, con Pallotta che poi ha deciso di vendere quasi per disperazione dopo avere aperto (e chiuso in malo modo) il capitolo Monchi.

Tornando a quel giorno, in porta c'era Mauro Daniel Goicoechea. In maniera quasi incredibile, perché Maarten Stekelenburg stava per firmare con il Fulham, salvo poi tornare indietro. L'uruguagio non sarebbe stato titolare, seppur scelta di Zeman già da inizio stagione perché "bravo con i piedi", ma l'avventura londinese del portiere lo fa andare in panchina. E qui si assiste all'impensabile harakiri: cross di Avelar, a uscire, che parte più o meno dalla riga ma non finisce in fallo di fondo.

Goicoechea si avventa sul pallone, saltando e perdendola in volo. Incredibilmente, invece di una presa facile, finisce per essere un autogol. La palla scivola lemme lemme verso la porta, portando in vantaggio il Cagliari sul momentaneo 2-1. Goicoechea cerca di prenderla dal sacco e battere la rimessa dal fondo, ma è evidente che si tratti di un autogol. Da lì il crollo: Sau spara il tris, Pisano firma il 4-1, Marquinho al 93' conclude sul 2-4 finale. Il giorno dopo Zeman viene esonerato, affidando la squadra ad Andreazzoli.