29 agosto 2009, poker dell'Inter nel derby. Gattuso viene espulso e Seedorf si imbroglia con le ciabatte

È probabilmente uno dei derby più iconici di sempre, soprattutto perché giocato in agosto e con la stagione tutta da guardare. Guardarsi Milan-Inter il 29 agosto è inusuale. Se poi finisce con uno squilibrio davvero amplio e amplificato, è qualcosa da ricordare. Nel 2009 Sneijder era appena arrivato dal Real Madrid, pochi giorni prima, ma partiva comunque da titolare. Mourinho in panchina, Diego Milito e Thiago Motta comprati dal Genoa, Samuel Eto'o al posto di Ibrahimovic.
Dall'altra parte c'era il Milan di grandi campioni, sì, forse troppo celebri e celebrati. In panchina Leonardo, alla sua prima esperienza. E si vede tutta la differenza fra chi ha vinto la Champions League cinque anni prima con il Porto e chi non ha ancora abbastanza arguzia per contrapporsi all'avversario. L'Inter va in vantaggio alla mezz'ora grazie a un'incursione di Thiago Motta, servito perfettamente dal compagno di merende Milito. Lì cambia tutto, perché il Milan non riesce a tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui è impantanato, Seedorf è in ciabatte e non risponde al richiamo di Leonardo di velocizzarsi, Gattuso si fa espellere in malo modo.
Alla fine è una batosta per il Milan, forse quella che chiude un periodo straordinario, concluso sì con la Champions due anni prima. È però una presa di coscienza di essere distanti dai cugini, più bravi e imbellettati, anche se forse nessuno si può aspettare che al termine della stagione vinceranno tutto. Campionato, contro la Roma, Coppa Italia, ancora contro la Roma e con un Totti lievemente nervoso. E la Champions, coronamento di un inseguimento durato 45 anni, vinta nella notte di Madrid contro il Bayern Monaco ma alzata, virtualmente, dopo avere battuto il Barcellona degli invincibili.
