8 luglio 1990, Brehme dal dischetto beffa l'Argentina. Con i fischi a Maradona

L'8 luglio del 1990, allo stadio Olimpico di Roma, la Germania sfida l'Argentina nella finale Mondiale. Un'entrata, per Diego Armando Maradona, da fischi assordanti, mentre la Germania vincerà con un rigore - decisamente molto generoso - concesso a cinque minuti dalla fine.

Dal dischetto si presentò Andreas Brehme, invece del solito Lothar Matthaus. Una situazione ripercorsa da quest'ultimo che spiega la motivazione del forfait. “Nella partita della selezione mondiale di Platini, contro la Francia, prestai le mie Adidas a Maradona. Dopo la partita, me le restituì ma le aveva allacciate in modo diverso. Le allacciava in diagonale saltando un buco. Le usai solo con la Nazionale e per tutto il Mondiale ma al trantacinquesimo della finale la suola si ruppe e dovetti cambiarle. Per questo non tirai il rigore, perché il modello che misi non lo conoscevo“.

Invece Brehme, scomparso lo scorso 20 febbraio del 2024, parlò così di quella sera. "Rigiocherei mille volte quella partita: vincere il Mondiale è il sogno di ogni bambino. L’atmosfera a Roma era incredibile, la notte della finale. Rigore? In situazioni di questo genere non c’è tempo per le emozioni. Ho fatto ciò per cui mi sono allenato per tutta la mia vita, concentrandomi solo sul mio lavoro". Era un anno particolare, perché poco prima era caduto il muro di Berlino, il 9 novembre del 1989. Le selezioni erano ancora divise fra Est e Ovest, ma quella fu la vittoria di una nazione e, forse, di una nuova Germania.