Boavista retrocesso e nel caos: perquisizioni per frode fiscale e riciclaggio, sei indagati

Nuovi guai per il Boavista, storico club portoghese recentemente retrocesso d’ufficio in quinta divisione. A pochi giorni dall’annuncio della sanzione amministrativa, la polizia giudiziaria di Porto ha eseguito dieci perquisizioni martedì mattina, nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge il club gestito dall’imprenditore Gérard Lopez.
Secondo fonti investigative, le operazioni riguardano fatti accaduti tra il 2023 e il 2024 e collegati a un sistema aziendale attivo nel settore sportivo, accusato di aver generato profitti illeciti per circa 10 milioni di euro. Una delle perquisizioni ha interessato direttamente lo stadio Bessa-XXI, sede del club. Nel corso dell’operazione, le autorità hanno sequestrato documenti e dispositivi informatici, mentre sei persone sono state formalmente indagate per frode fiscale aggravata, riciclaggio di denaro e organizzazione fraudolenta di insolvenza.
La polizia portoghese continua a indagare sulle cause del fallimento finanziario del Boavista, che nel 2001 fu protagonista di un’impresa storica vincendo il campionato portoghese, interrompendo l’egemonia del trio Benfica-Porto-Sporting. Nel frattempo, dopo la decisione della federazione, il club è stato ufficialmente retrocesso in quinta divisione, alimentando l’incertezza sul futuro sportivo e societario della squadra. Il Boavista rischia di sprofondare in un abisso senza precedenti, l'ennesimo capolavoro al contrario di Lopez, che già aveva fatto fallire il Bordeaux, storico club francese.
