Bulgaria, Popov e le pressioni dell'Hatayspor. Ora il difensore rischia di non essere più convocato

Per il difensore Strahil Popov quella contro la Svizzera potrebbe essere stata l’ultima gara con la Bulgaria. Il classe ‘90 infatti si era rifiutato di partire alla volta dell’Irlanda del Nord per la terza gara delle qualificazioni al prossimo Mondiale a causa delle pressioni del suo club, l’Hatayspor, che avrebbe fatto pressioni sul giocatore e sulla Federcalcio bulgara per evitare la trasferta al suo giocatore. Il motivo? Secondo i protocolli sanitari turchi chi entra nel paese provenendo al Regno Unito deve rispettare una quarantena di 10 giorni e questo avrebbe costretto l’Hatayspor a rinunciare al difensore per l’importante sfida contro il Galatasaray.
Popov ha così informato il ct Yasen Petrov di voler seguire le indicazioni del suo club e non volare così in Irlanda del Nord. Come riportano i media bulgari questa decisione non è piaciuta al ct che, oltre ad averlo escluso dall’undici titolare contro l’Italia, starebbe pensando di non convocarlo più per le prossime gare.
