Diogo Jota, il fisioterapista racconta l'ultimo contatto e smentisce: "Non stavano festeggiando"

Il fisioterapista che stava lavorando al recupero di Diogo Jota prima della tragica scomparsa di quest'ultimo, ha raccontato nei dettagli i suoi ultimi scambi di battute con l'attaccante del Liverpool, poche ore prima dell'incidente che è costato la vita al giocatore ed al fratello André.

Il suo nome è Miguel Gonçalves e stava seguendo il giocatore dopo che era stato sottoposto ad un'operazione polmonare effettuata pochi giorni prima. In un'intervista a Record, il medico racconta di aver parlato con l'attaccante del Liverpool e suo fratello André poche ore prima del tragico incidente. Dopo l'operazione, a Diogo Jota era stato sconsigliato di volare a Liverpool, dove avrebbe dovuto riprendere gli allenamenti lunedì. Il giocatore ha quindi preso la strada dal Portogallo a Santander (Spagna) per imbarcarsi su un traghetto per l'Inghilterra.

Il fisioterapista racconta: "Ho salutato lui e suo fratello André verso le 20:30. Suo fratello era fantastico e decise di accompagnarlo nel viaggio, così avrebbero potuto trascorrere più tempo insieme. Avrebbero viaggiato di notte perché faceva più fresco, ma non sarebbero andati direttamente (a Santander). Mi disse che il viaggio sarebbe durato circa otto ore, ma che si sarebbero fermati in un hotel nella zona di Burgos per riposare", continua.

Poi spiega: "Diogo era molto professionale. Dovevano semplicemente arrivare a Santander giovedì, prendere la nave e poi andare in Inghilterra. La famiglia sarebbe arrivata più tardi in aereo, avrebbe organizzato la propria vita durante il fine settimana e poi, lunedì, avrebbero avuto una visita medica a Liverpool per valutare la situazione".

Il medico continua a smentire fermamente alcune voci apparse sui social media: "Ho letto cose spiacevoli su internet e ne ho sentito parlare anche sui media. Per essere chiari, Diogo e André non stavano affatto festeggiando".

Infine rivela l'attaccamento del giocatore alla propria Nazionale, spiegando come abbia rimandato l'intervento per giocare la Nations League poi vinta con il Portogallo: "Ha rischiato la salute per aiutare la nazionale. Ha avuto una guarigione straordinaria; è stato senza dubbio un professionista eccezionale".