Le pagelle del Salisburgo - Difesa in ginocchio. Adeyemi tra i meno peggio, perla Kjaergaard

Risultato: Bayern - Salisburgo 7-1
Kohn 4 - Ha lavoro già dal minuto uno. Lewandowski lo spiazza due volte su rigore, poi ne beffa l’improvvida uscita. Pasticcia sul poker, sugli altri non può nulla.
Kristensen 4 - Coman è un’iradiddio, tenerlo a bada non è affare possibile per tutti e il terzino danese non ci riesce. Quando esce, dalla sua parte va Sané e la fatica continua.
Solet 5 - Pochi istanti e capisce che serata sia: Lewandowski gli sfugge e per poco non segna. Reduce da problemi fisici, non rientra in campo dopo il primo tempo. Dal 46’ Piatkowski 4 - Muller gli riserva un caldo benvenuto con un movimento a disorientarlo e il sinistro che vale il 5-0. Va anche peggio sul sesto.
Wober 3 - Ridicolizzato da Lewandowski nel duello individuale, provoca i due rigori che indirizzano il match ed è in difetto pure sul terzo gol. Ciò che viene dopo conta poco.
Ulmer 4,5 - Capitano e uomo-guida della difesa, non può fare veramente niente per arginare lo strapotere bavarese. Sorpreso sul quarto gol, non è però tutta colpa sua.
Capaldo 5 - Prova ad opporsi come può alle travolgenti iniziative avversarie. Dove non arriva con la tecnica, va con grinta e intensità. Apprezzabile, anche se non basta.
Camara 4 - Migliore in campo dell’andata, il ritorno non è alla medesima altezza. Perde un sanguinoso pallone fuori area che costa il quarto gol bavarese. Dal 67’ Tijani 4,5 - La fase di stanca in cui viene chiamato in causa sembra favorire un ingresso sicuro ma non è così. Muller e Sané lo mangiano.
Seiwald 5,5 - In mezzo all’uragano Lewandowski che si abbatte sulla sua squadra tenta di dare una via più sicura ma Neuer disinnesca il suo mancino. Fuori all’intervallo. Dal 46’ Sucic 5 - Tocca a lui provare a dare vitalità e idee, oltre che precisione offensiva, al centrocampo. Rimane però troppo dietro le quinte.
Aaronson 6 - Cerca spazi da aggredire centralmente e quando accelera palla al piede tra le linee dà sempre sensazione di poter far male. Come sull’assist per Kjaergaard.
Adamu 4,5 - All’andata aveva segnato, stasera vive la prima da titolare in Champions League. La gloria dei precedenti 90’ è lontana: non tocca palla per un’ora, quindi esce. Dal 62’ Kjaergaard 6,5 - Il gol che segna non vale nulla per risultato e qualificazione, ma per un diciottenne la perla dell’Allianz Arena è da incorniciare per sempre.
Adeyemi 5,5 - La sua velocità è dono divino e pericolo: lo spiega a Pavard nell’azione che per poco non porta avanti i suoi. Poi subisce l’onda ma dei titolari è il meno peggio. Dal 62’ Sesko 5 - Nome in voga come profilo del campione che verrà, stasera non ha modo di esibirsi come vorrebbe. Da un pallone da lui perso malamente scaturisce il settimo gol.
Matthias Jaissle 5 - Dopo i bei segnali dell’andata opta per un approccio coraggioso e i primi dieci minuti sembrano preannunciare un altro confronto aperto. Vana illusione, in realtà: colpa di Lewandowski e dei disastri assortiti in difesa più che sua. Ci ha provato.
