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Morgan Sanson attacca Steven Gerrard: "Solo parole vuote, tutto per un passaggio sbagliato"

Morgan Sanson attacca Steven Gerrard: "Solo parole vuote, tutto per un passaggio sbagliato"TUTTO mercato WEB
ieri alle 19:12Calcio estero
di Michele Pavese

Morgan Sanson non ha dimenticato la sua esperienza sotto la guida di Steven Gerrard all’Aston Villa. Intervistato dal media francese Carré, il centrocampista attualmente al Nizza è tornato a raccontare in modo dettagliato della sua complicata stagione 2021-2022 in Premier League, vissuta in aperto contrasto con il tecnico inglese, ex leggenda del Liverpool.

Un racconto lucido, ma carico di amarezza: "Con Dean Smith le cose andavano bene, poi arriva Gerrard (novembre 2021, ndr). All’inizio tutto ok", spiega Sanson. "Poi mi prendo il COVID, due volte. Dopo arriva un infortunio al quadricipite. Ma il punto di rottura è la partita contro il Manchester United, il 15 gennaio 2022, la mia prima da titolare dopo molto tempo. Mi dice: ‘Morgan, meriti di essere in campo’. Faccio una buona gara, ma al 70' sbaglio un passaggio che viene intercettato e porta al gol avversario. Vengo sostituito subito dopo. Esplodo di rabbia: tiro bottiglie, calci alle borracce… un disastro.

A fine partita, Gerrard mi chiede spiegazioni. Gli dico che ero deluso da me stesso, non dalla sostituzione. Ma ho capito che non mi credeva. Il giorno dopo provai a sistemare le cose con un colloquio diretto: vado nel suo ufficio, gli spiego tutto guardandolo negli occhi. Lui sembra capire, mi dice: ‘Sei il miglior centrocampista che ho, ti ho tolto solo per l’errore’. Ero felice… ma poi non ho più giocato per sei settimane. Ho capito che erano solo parole vuote".

Sanson è tornato in campo solo il 26 febbraio, contro il Brighton. Ma da quel momento, il rapporto con Gerrard è rimasto gelido: "Da aprile in poi non ho più messo piede in campo fino all’arrivo di Unai Emery, a novembre. È stato davvero difficile". Una testimonianza amara, quella dell’ex Marsiglia, che svela l’altra faccia della gestione Gerrard: un rapporto personale apparentemente cordiale, ma nella pratica segnato da promesse non mantenute e da una lunga esclusione.

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