Un anno dopo riecco Gundogan: "Il City significa tantissimo. Non vedo l'ora di giocare"

Aveva lasciato il Manchester City da svincolato appena due settimane dopo aver guidato - da capitano - la squadra di Guardiola alla conquista della prima Champions League della sua storia e di un Treble leggendario. Quattordici mesi più tardi, Ilkay Gundogan dice addio al Barcellona, condizionato dai soliti problemi finanziari, e torna a casa.

Nel corso della prima tappa in Inghilterra, il centrocampista tedesco ha vinto cinque titoli di Premier League, due FA Cup, quattro Coppe di Lega, due Community Shield e una Champions League, collezionando 304 presenze e segnando 60 gol. Con il Barcellona ha giocato 51 partite in tutte le competizioni e ha aiutato i catalani a raggiungere il secondo posto ne LaLiga.

Adesso, a 33 anni, torna al City con l'obiettivo di aiutare la squadra a vincere il quinto campionato consecutivo: "I miei sette anni al Manchester City sono stati un periodo di grande soddisfazione per me, sia dentro che fuori dal campo. Sono cresciuto come persona e come giocatore, ho sviluppato un rapporto speciale con i tifosi del City e ho avuto successi incredibili. È stato un periodo eccezionale della mia vita.

Avere l'opportunità di tornare qui significa tantissimo. Tutti sanno il rispetto che ho per Pep: è il miglior manager del mondo e lavorare con lui ogni giorno ti rende un giocatore migliore. E cosa posso dire dei miei compagni di squadra qui al City... sono calciatori di livello mondiale. Sono sinceramente felice di avere la possibilità di allenarmi e giocare al loro fianco. Sinceramente non vedo l'ora di indossare di nuovo la maglia del City".