Italia, Soncin: "Vincere con la Svezia per puntare le Final Four. No agli esperimenti"

Il tecnico dell’Italia Andrea Soncin è intervenuto in conferenza stampa in apertura del ritiro della squadra a Parma per preparare le ultime due sfide di Women’s Nations League contro la Svezia, venerdì 30 maggio al Tardini (ore 18.20, Rai 2), e il Galles, martedì 3 giugno allo Swansea Stadium (ore 19.30 italiane, Rai Sport). Due gare importanti anche in vista della preparazione per l'Europeo Femminile che si giocherà in Svizzera a luglio.
Svezia prima della classe. Come pensate di affrontare questa sfida?
"La conosciamo bene e loro conoscono bene noi. Sono davanti di due punti, ma abbiamo l'estrema convinzione di poter ottenere il risultato pieno. Sarà una partita molto complicata, contro una squadra che ha giocatrici con qualità notevoli e abituate a giocare queste sfide. Le rispettiamo, ma abbiamo fiducia in noi stesse e nel nostro percorso. Vogliamo un successo per conquistare l'obiettivo delle Final Four".
Galli, Salvai e Rosucci sono arruolabili per la Nations League o ci vuole lavorare in chiave Europeo?
"Hanno storie differenze, la prima è rientrata da poco da un grave infortunio e stiamo costruendo con lei il percorso di reinserimento in campo, passo dopo passo. Si tratta di un percorso che richiederà ancora tempo. Le altre due sono rientrate da qualche tempo, sono state utilizzate dal loro club. Rosucci è una giocatrice duttile ed è stata inserita fra i difensori perché con la Juventus ha giocato spesso in quel ruolo, ma può giocare anche a centrocampo. Salvai è pienamente recuperata e siamo contenti di poterla ritrovare".
La Roma si è separata da Spugna. Vuole dire qualcosa?
"Fa parte delle dinamiche del calcio, ma non entro nel merito non conoscendo le motivazioni. Spugna ha fatto vedere grandi cose con la Roma in questi anni ed è stato uno degli allenatori che ci ha aiutato tanto con un rapporto diretto in cui abbiamo messo al centro ogni singola giocatrice. Il nostro ringraziamento va a lui e alla Roma e sono sicuro che lo ritroveremo presto sui campo di gioco".
Queste due gare daranno indicazioni maggiori sul gruppo ristretto per l'Europeo?
"Il gruppo è allargato, ma la maggior parte dei club ha finito la stagione da tempo. C'è tempo fino al 25 giugno per consegnare la lista definitiva e quindi c'è tempo per fare tutte le valutazioni del caso. Poi queste due gare saranno importanti e avranno un peso sia per il presente sia per il futuro. Poi ci sarà tempo per arrivare alla lista definitiva, ma è importante che il gruppo resti allargato e allenato perché manca ancora tanto al torneo continentale".
Come sta Giada Greggi?
"Stiamo parlando con la Roma, è una questione medica e le due aree stanno collaborando per capire come andare avanti nel suo programma di recupero".
Ci sarà un pre-ritiro prima del ritiro per l'Europeo?
"La macchina organizzativa si muove con largo anticipo, tutte le valutazioni si fanno condividendo e collaborando con le altre aree. D'accordo con club, divisione e sindacati ci sarà un periodo di stacco dopo queste due gare e poi ci saranno 3-4 momenti di attività con dei riposi in mezzo, che sono necessari sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista mentale. Non vediamo l'ora di fare queste due gare per poi buttarci a capofitto in una competizione che per me come per molte ragazze sarà la prima importante. Sentire l'inno, lottare per la maglia azzurra in una competizione così importante fa venire i brividi solo al pensiero. Dobbiamo però prima fare bene in queste due gare".
Cosa ha pensato al gol di Blackstenius su calcio piazzato nella finale di Champions League?
"Partita avvincente, il Barcellona ha giocato e creato, ma l'Arsenal con l'arrivo della nuova allenatrice è riuscita ad allineare i pianeti e trovare questo successo importante che premia un percorso. In campo c'erano tante giocatrici che conosciamo bene, che abbiamo affrontato e affronteremo. Credo sia uno stimolo anche per le nostre ragazze e i nostri club per continuare nel cammino di crescita per arrivare un giorno a giocare certe partite. Blackstenius è stata brava a trovare la porta, ma è stato più il premio per il percorso che per la partita in sé dove il Barcellona ha avuto molte occasioni e forse è mancato di cinismo".
Quale obiettivo in queste due gare?
"Come abbiamo sempre fatto in questo percorso è entrare in campo per provare a vincere a prescindere dall'avversario. Vogliamo cercare di continuare il nostro percorso di crescita. Il mio focus è tutto sulla prossima partita, su come sfruttare le nostre caratteristiche e il momento delle ragazze per vincere con la Svezia. Non ci saranno esperimenti in chiave Europeo perché manca ancora tanto tempo, cercheremo di trovare il miglior contesto possibile per battere le scandinave".
Tornerete al Tardini dopo il successo con la Svizzera nel 2023
"Quella serata è viva nei ricordi di tutti noi, è stata una bellissima partita, una bella emozione in uno stadio importante con un buon seguito di pubblico. La prossima sarà una partita molto differente sia per il momento che viviamo sia per la diversa caratura delle avversarie, ma sarà un piacere tornare al Tardini e speriamo che la cornice di pubblico sia la stessa".
Commento sulla promozione del Parma Femminile promosso in Serie A
"Ha fatto un grandissimo percorso, la società crede moltissimo in questo percorso e che sta investendo per crescere e ha strutture e formatori anche a livello giovanile. Questo è l'aspetto più importante per il movimento femminile, dunque complimenti al Parma e al tecnico Colantuono. Ci sono diverse ragazze interessanti che sono state anche nell'Under 23".
Chi sarà la capitana contro la Svezia?
"Non è questione di essere abbottonato sulla formazione perché non ho ancora visto le ragazze e non so darvi indicazioni neanche sulla fascia. Abbiamo la linea molto chiara: quando c'è Cristiana (Girelli) in campo è lei la ragazza con maggiori presenze in azzurro, ma ho una squadra piena di leader e giocatrici che possono rivestire quel ruolo. Abbiamo diverse capitane, se non tutte quelle del campionato, e dunque la fascia al momento dell'inno è solo relativa perché sono tante le calciatrici che possono aiutare il gruppo a evolvere".
