Quanti allenatori aspettano l’Inter? La panchina di Inzaghi può cambiare il domino

A Milano serpeggiano i dubbi, Simone Inzaghi in qualche modo li ha alimentati: non ha smentito le sirene arabe, e questo vuol dire lasciare nel limbo. Tutti: l’Inter, che a oggi considera - ufficialmente e ufficiosamente - salda la propria panchina. Ma anche gli altri club e gli altri allenatori. Molti sono convinti che, alla fine, Inzaghi rimarrà nerazzurro. Il diretto interessato, però, ha rimandato le scelte ai giorni successivi alla finale di Champions League. E in tanti sono lì ad attendere di capire cosa accadrà.

La panchina più ambita. È il fattore Inzaghi, è il fattore Marotta. Magari non sempre sulla stessa frequenza, ma sono i due frontman di quella che, a oggi, è la società dove tutti vorrebbero andare. Perché rilanciare la Juventus o il Milan può avere il suo fascino, e può rendere grandi. Ripetersi a Napoli farebbe entrare nella storia, il nuovo ciclo della Roma intriga. Ma, alla fine della fiera, è l’Inter che parte dalle basi migliori: quelle poste dal tecnico, arrivato mentre altri dubitavano e capace di valorizzare singoli e collettivo. Ma anche dal presidente, che ha ridato un’organizzazione solida. Cioè quel che tutti gli allenatori vorrebbero.

Tra coloro che son sospesi. Ce ne sono parecchi, in giro. Anche se non escono allo scoperto: non è il caso. Non ci sono sicuramente Conte e Gasperini, ma tanti altri sì: sono i giorni più caldi del domino degli allenatori, e per molti di loro sono i giorni del dubbio. E se chiamasse l’Inter? Il rovescio della medaglia è facile da intuire: e se Inzaghi alla fine rimanesse? Lanciarsi o aspettare: sono treni persi da una parte e dall’altra, ma quello nerazzurra fa tanta gola. E, dei nomi più chiacchierati oggi - escludiamo i già citati Conte e Gasperini, già su Allegri che pure pare vicinissimo al Napoli qualche dubbio rimane - più di uno aspetterà la mezzanotte di sabato prossimo, per capire cosa fare “da grande”.