Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Kean con Conte? Tanti dubbi. Allegri può rilanciare Vlahovic. All’Inter serve il miglior Marotta. Dopo Modric e Dzeko arrivano anche Bernardeschi, Immobile e forse Insigne: la Serie A dei vecchi

Kean con Conte? Tanti dubbi. Allegri può rilanciare Vlahovic. All’Inter serve il miglior Marotta. Dopo Modric e Dzeko arrivano anche Bernardeschi, Immobile e forse Insigne: la Serie A dei vecchiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 7 luglio 2025, 15:59Editoriale
di Luca Calamai

Anche il Napoli ha bussato alla porta di Moise Kean. Il club partenopeo ha i soldi per chiudere questa operazione. In Italia è l’unico. Il problema Kean-Napoli dal mio punto di vista non è di natura economica. Riguarda invece le caratteristiche tecnico-tattiche del bomber e il suo carattere. Conte ama prime punte come Lukku.

Centravanti che vengono incontro alla palla e che sanno aprire spazi per gli inserimenti dei compagni. Kean ha altre doti. Ama cercare la profondità, ama non avere compagni dentro il suo raggio d’azione. Insomma, è un finalizzatore puro. Poi, c’è l’aspetto caratteriale. Moise a Firenze è stato perfetto fuori dal campo. Ma ha avuto un tecnico (Palladino), che gli ha garantito la maglia da titolare (nella Fiorentina non c’era neppure una grigia riserva) e anche qualche suo ritardo agli allenamenti è stato accettato senza troppi dibattiti. Conte garantirebbe al Kean partenopeo attenzioni uguali?

Non ho dubbi invece su quello che potrebbe essere il rapporto tra Allegri e Vlahovic. Credo che il nuovo tecnico rossonero sarebbe la figura perfetta per rilanciare il triste bomber serbo. Ricordo le immagini di qualche vecchio allenamento della Juve. Ricordo le sfide a far gol dalla bandierina tra Allegri e Dusan. Ricordo una sintonia vera tra i due. Fossi in Vlahovic spingerei per l’ipotesi Milan. Anche a costo di ridurre di molto i dodici milioni netti d’ingaggio a stagione che gli ha garantito un folle accordo con la Juve. Questo talento che si è smarrito ha bisogno di una nuova sfida sportiva prima che economica. E un Vlahovic al meglio potrebbe tornare grande protagonista in maglia rossonera.

A proposito di momenti non facili vorrei dedicare una riflessione all’Inter. Mai come in questo momento torna a essere decisivo Marotta. Chivu è una scommessa ad altissimo rischio, soldi ce ne sono pochi e lo spogliatoio è in fibrillazione. Il probabile divorzio da Chala lascia un vuoto quasi impossibile da colmare. Servono le idee e i colpi geniali di Marotta. Altrimenti dopo tanti anni l’Inter stavolta non partirà con l’etichetta di squadra da battere nella corsa allo scudetto. Un vero e proprio campanello d’allarme anche se i campionati non si vincono d’agosto.
Chiudo con una riflessione sullo stato di salute della nostra Serie A. Un grande calciatore come Pizarro ha spiegato che campioni come Dzeko e Modric faranno bene in Italia perché nel nostro campionato c’è un’intensità diversa ad altri tornei. A cominciare dalla Premier. E ha aggiunto: “Ai miei tempi questi vecchi campioni non avrebbero potuto giocare in Serie A”. Una riflessione amara. Non solo. Oltre a Dzeko e Modric stanno tornando anche Bernardeschi, Immobile e forse Insigne. Il rischio è quello di trasformarci in una specie di cimitero degli elefanti. E tutto questo proprio nei dieci mesi che devono portarci ai Mondiali. Meditate gente, meditate.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile