Il paradosso del Benevento: bello, combattivo ma a mani vuote nonostante la superiorità numerica

Il paradosso del Benevento: giocare una delle migliori partite stagionali, ma uscire sconfitti peraltro giocando per un'ora in superiorità numerica. Capita anche questo se affronti la prima della classe. La squadra di Pippo Inzaghi ha lasciato ottime indicazioni e qualche rammarico, per l'ingenuità a inizio partita di Tuia, che ha provocato il rigore dello 0-1 trasformato da Kessie e per l'esecuzione dal dischetto di Caprari, finita a lato e che avrebbe potuto riaprire l'incontro. Fra gli errori dei singoli anche quello di Montipò, fattosi sorprendere dal pallonetto di Leao in occasione dello 0-2. Lapadula ancora alla ricerca del gol, che manca da due mesi.
Sfortunato Insigne, che centra il palo, così come Letizia che trova sulla sua strada Donnarumma, prima di farsi male. Nota di merito per Schiattarella, migliore in campo. La squadra resta in una confortante metà classifica, con l'Epifania che porterà alla sfida contro il Cagliari, più alla portata della Strega. Il rammarico per una buona partita chiusa a mani vuote resta, come ha sottolineato Pippo Inzaghi.
