Il Real si riscopre grande. Contro un Liverpool lontano parente di quello campione d’Europa

Un Real Madrid che sembra improvvisamente tornato a 3 anni fa. Quando i flash del Bernabeu erano tutti per CR7 e la squadra di Zinedine Zidane vinceva una Champions dopo l’altra. Quella vista contro il Liverpool è probabilmente la miglior versione dei Blancos, o almeno dei Blancos europei dell’ultimo triennio. Corsa, intensità, qualità nelle giocate, equilibrio e gol. Nel successo per 3-1 sul Liverpool c’è questo e tanto tanto altro. Fin dalle prime battute il Real è sembrato a suo agio sul terreno di Valdebebas e ha portato la gara sui binari che preferiva. Andando a colpire i Reds nei momenti e nei punti in cui sembravano più vulnerabili. E alla fine la strategia di Zinedine Zidane ha pagato, anche se la rete di Momo Salah lascia aperto il discorso qualificazione. A colpire è la prova generale dei giocatori del Real Madrid: non solo Vinicius, autore di una doppietta, e Asensio, l’altro marcatore. Nel Real Madrid hanno giocato bene un po’ tutti, a cominciare dai centrocampisti: Casemiro, Modric, ma soprattutto Toni Kroos. In casa Reds, invece, troppi cali di concentrazione nei momenti decisivi e poca pericolosità sotto porta, Salah a parte. Con la difesa, da Alexander-Arnold a Phillips, che sono sembrati lontani parenti dei bei giocatori ammirati nei mesi scorsi.
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Nel post partita Jurgen Klopp ha ammesso le difficoltà di serata ma pure confessato la propria speranza di portare a termine l’ennesima rimonta ad Anfield. Dall’altra parte Zinedine Zidane era ovviamente al settimo cielo per la prova offerta dai suoi e davanti ai microfoni si è pure lasciato andare ad un pensiero verso quella Juventus che per 5 anni è stata la sua casa in passato.
