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Serie A 2022/23: torneo di qualità scarsa o elevata?

Serie A 2022/23: torneo di qualità scarsa o elevata?TUTTO mercato WEB
mercoledì 27 luglio 2022, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Sono reduce da una lunga discussione con un collega inglese. L’argomento? Il livello della Serie A. Mi ha cercato per avere un mio giudizio sul massimo campionato italiano, edizione 2022/23. La mia risposta è stata la seguente: “Credo che sia inferiore solo alla Premier League e sulla stessa fascia di Liga e Bundesliga”. Dall’altra parte, una fragorosa risata. Inizialmente sono stato al gioco, argomentando il perché della mia risposta. Ho spiegato che, alla luce anche di quanto accaduto lo scorso anno e del mercato fatto sino ad ora da diverse big italiane (Juventus in primis), il campionato alle porte si presenta avvincente, senza una vera favorita e con diversi campioni di prima fascia. In fin dei conti, non tutti possono vantare nomi come Pogba, Di Maria, Vlahovic, Lukaku, Martinez, Barella, Maignan, Tomori, Leao, Dybala, Pellegrini, Abraham e gente come Immobile, Osimhen, Jovic e potrei andare avanti ancora… Inoltre, mi pare che ci sia anche una certa voglia, da parte dei vari allenatori, di osare ancor di più. Insomma, a me la Serie A 2022/23 mi intriga, forse anche più rispetto all’edizione precedente. Ovviamente non ho convinto il collega inglese che, più volte, mi ha ribadito la sua classifica: 1 Premier League, 2 Liga, 3 Bundesliga, 4 Ligue 1, 5 Serie A.


Forse davvero, dall’estero, ci vedono così scarsi. Se nessuno mette in dubbio la superiorità della Premier League, la Liga vive sempre sul duello Real Madrid-Barcellona mentre la Bundesliga ha solo il Bayern Monaco come attore principe, esattamente come la Ligue 1 nelle mani del PSG di Messi.
Mi chiedo: come mai siamo visti come un campionato minore? La risposta (logica) è una sola: non vinciamo da troppo tempo in Champions League e, di conseguenza, siamo visti come un torneo di poco valore. Credo che basterebbe tornare ad alzare la coppa dalle grandi orecchie per riprenderci lo status che ci meritiamo. E’ per questo motivo che mi auguro, con tutto il cuore, che le nostre quattro squadre in Champions League riescano ad andare il più avanti possibile nell’Europa che conta. Certo, anche l’Europa League e la Conference League hanno un peso importante ma, onestamente, la Champions League è di tutta un’altra pasta. Quindi, oltre a farci divertire tra i confini nazionali, la speranza è che Milan, Inter, Napoli e Juventus riescano a sorprendere tutti (inglesi compresi) anche nella massima competizione europea per club.
Per la fredda cronaca: non ho cambiato idea riguardo al mio giudizio sulla Serie A e il collega inglese, alla fine, ha riportato (fedelmente) il mio pensiero (anche se ha continuato a prendermi in giro). L’unico momento in cui è rimasto in silenzio è quando gli ho chiesto perché i loro club si divertono a ricomprarsi i giocatori a peso d’oro e poi lasciarli andar via per due pezzi di pane (Pogba e, in parte, Lukaku).

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