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Atletico mai così arrendevole. Fine del Cholismo? No, ma non si può vincere solo con la difesa

Atletico mai così arrendevole. Fine del Cholismo? No, ma non si può vincere solo con la difesaTUTTO mercato WEB
© foto di Getty/Uefa/Image Sport
mercoledì 24 febbraio 2021, 16:15Serie A
di Michele Pavese

Può una partita vanificare il lavoro di un'intera stagione? Leggendo la stampa internazionale, pare di sì. L'Atletico Madrid di Diego Simeone non sta vivendo un momento facile: il Real Madrid è a soli tre punti di distacco in campionato (seppur con una partita in più) e la qualificazione ai quarti di Champions sembra già compromessa dopo la sconfitta di ieri rimediata in casa (sul neutro di Bucarest) contro il Chelsea. Una prestazione troppo arrendevole, che ha sollevato un vero e polverone su Suarez e soci, a causa dell'atteggiamento troppo rinunciatario: i colchoneros non si sono mai resi pericolosi dalle parti di Mendy e non hanno mai concluso verso la porta avversaria. Numeri impietosi, come quello relativo al possesso di palla nel primo tempo: un netto 70% per i londinesi, padroni del campo e bravi a sfruttare l'unica occasione concessa dalla difesa di casa.

Tuchel l'ha vinta alla maniera di Simeone, che ha badato più a blindare una difesa che da qualche settimana non è più imperforabile. Il Cholo, come spesso è accaduto nelle gare interne ad eliminazione diretta in Champions, sperava di portare a casa un risultato positivo senza subire reti (solo Kakà e Isco ci erano riusciti in passato), ma la scelta di schierare il "pullman" davanti a Oblak ha scatenato le polemiche. E questo nonostante una formazione sulla carta molto offensiva, con Correa e Lemar esterni di centrocampo e le due punte migliori. Per larghi tratti, l'Atletico si è difeso addirittura con il 6-3-1: una mossa rivedibile, in vista del prosieguo della stagione e soprattutto di un ritorno in cui sarà obbligatorio rischiare di più. Non è la fine del Cholismo, ma è stata sicuramente una delle versioni peggiori. Servirà una netta inversione di tendenza: non si può vincere solo con il minimo sindacale, soprattutto in Europa.

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