Benevento-Fiorentina 1-4, le pagelle: Vlahovic da sogno, Glik da incubo. Sorpresa Eysseric

BENEVENTO-FIORENTINA 1-4 (9' Vlahovic, 26' Vlahovic, 45+1' Vlahovic, 56' Ionita, 75' Eysseric)
BENEVENTO (a cura di Dimitri Conti)
Montipò 5,5 - Preso in controtempo sul primo gol di Vlahovic, è incolpevole sul secondo: anzi, all'inizio aveva salvato. Due o tre passi troppo avanti invece sul tris. Beffato poi dal tocco sotto di Eysseric.
Improta 5 - La sua sfortunata deviazione fa sì che il cross di Eysseric diventi buono per il vantaggio di Vlahovic. Tra i meno peggio nel brutto primo tempo, è quasi invisibile invece nel secondo.
Tuia 5 - Non riesce a leggere al meglio la traiettoria che Vlahovic trasforma nel vantaggio, ma non è totalmente colpevole. Non tanto quanto nel tardare con la chiusura sul serbo, libero di disegnare il mancino della sua tripletta.
Glik 4 - Vlahovic sarebbe affar suo: sul primo gol è tagliato fuori, sul secondo arriva tardi, sul terzo è messo in ridicolo, e la sua marcatura sembra quella di un ragazzino che non conosce il ruolo. Pomeriggio rovinato in un tempo, è disastro.
Barba 5 - Prova a rimediare senza successo sulla zampata iniziale di Vlahovic. Non ama spingere, e si nota. Anche difensivamente però concede qualche lacuna di troppo, come il varco che diventa l’1-4.
Hetemaj 5,5 - Nel primo tempo Eysseric si rivela un pessimo cliente, ma dopo l’intervallo è tra quelli maggiormente rinvigoriti, e gioca la seconda parte di gara a lui destinata con il piglio che serviva. Prima.
(dal 69’ Lapadula 5,5 - Non può avere più di tante responsabilità: entra sì in un momento in cui i suoi stanno provando a credere nella grande rimonta, ma da lì a poco arriverà il poker. Comunque si vede poco).
Schiattarella 4,5 - Gioca tanti palloni in verticale, ma troppe volte senza nessuna destinazione precisa. L’inizio di secondo tempo pare incoraggiante, ma il pallone che gli scippa Venuti, con ammonizione annessa, chiude l’incontro in anticipo.
Viola 5 - Il capitano prova a metterci tutta la qualità che ha a disposizione, ma è quasi sempre preso in mezzo tra due fuochi. Come sullo 0-2, in cui si vede sovrastato.
(dal 46’ Insigne 6,5 - Il Benevento si sveglia anche grazie a lui: scalda il mancino già dopo un paio di minuti, mettendo alla prova la difesa viola con il piede sul gas).
Ionita 6 - Fatica a trovare la posizione per tutto il primo tempo, il cambio tattico lo facilita un po’ nei movimenti, e come ricompensa al suo allenatore porta il gol che riapre la partita: bella l’incornata.
(dal 78’ Tello s.v.)
Caprari 6 - Tende ad isolarsi larghissimo, e nel duello con Milenkovic finisce mangiato vivo nel primo tempo. Molto meglio invece nella ripresa: fa l’assist a Ionita dalla bandierina e poco dopo chiama Dragowski al miracolo.
(dall’85’ Foulon s.v.)
Gaich 5 - Rieccolo titolare, si ritrova continuamente solo a far la guerra coi connazionali Quarta e Pezzella: una chance se la crea col tacco, un’altra la sfrutta male. Ti aspetti che venga fuori, finisce invece per nascondersi.
(dal 78’ Sau s.v.)
Allenatore: F. Inzaghi 4,5 - A corto di terzini, adatta Improta e Barba, mentre davanti ripropone Gaich ma con Caprari e non Lapadula come si pensava. Tutta la prima parte dell’incontro è un vero e proprio incubo a occhi aperti: i suoi ad ogni azione avversaria subiscono gol, e sembrano incapaci di qualsivoglia reazione. Molto meglio invece il secondo tempo, anche grazie all’inserimento di Insigne. Con un mezzo episodio a favore potrebbero anche rientrare in partita, ma la Fiorentina trova ancora un altro varco da attaccare e va in porta facilmente. Pessimo momento per lui e per la sua squadra, che adesso comincia a vedere brutti scenari pararsi davanti.
FIORENTINA (a cura di Simone Bernabei)
Dragowski 6 - Nel primo tempo, durante il Vlahovic-show, ha ben poco da fare. Nella ripresa invece il polacco viene sistematicamente chiamato in causa. Sul gol di Ionita può poco, nelle altre occasioni risponde presente
Milenkovic 6,5 - Prestazione pulita e senza quegli errori che ne avevano pregiudicato il rendimento nelle scorse settimane. Chiude bene su Caprari e Ionita, pensando più alla fase difensiva che non alle scorribande in avanti
Pezzella 6 - Guida la difesa con la solita personalità, ma all'interno della sua gara c'è anche qualche errore: su Gaich nel primo tempo, ma pure in occasione della rete del momentaneo 1-3 del Benevento
Martinez Quarta 6,5 - Conferma le belle sensazioni delle ultime settimane e si dimostra ancora una volta difensore arcigno ma pure bravo nella costruzione dell'azione (dal 90' Maxi Olivera sv)
Caceres 6,5 - Schierato quinto a destra, nel primo tempo è propositivo e positivo, mettendo lo zampino nella seconda rete di Vlahovic. Non soffre mai Improta ma rischia per un mani che Giacomelli e il VAR non giudicano rigore
Bonaventura 6,5 - Nel primo tempo si muove bene, smista palloni e dà qualità alla manovra. Nella ripresa ha il fiato corto ma la prova resta più che positiva (dal 78' Borja Valero sv)
Pulgar 6 - Visto che quelli là davanti sono ispirati, il cileno pensa più all'ordinaria amministrazione e alla gestione dei palloni senza commettere sbavature. Bene la fase difensiva
Eysseric 7,5 - Prandelli lo ha semplicemente rivitalizzato. Mette lo zampino sul primo e sul secondo gol di Vlahovic, un po' mezzala e un po' trequartista ma sempre o quasi al posto giusto. Poi lo scavetto che chiude il match (dal 78' Callejon sv)
Venuti 6,5 - Energia e corsa al posto di Biraghi. Schierato a sinistra, non propriamente la sua fascia, è autore di una prova convincente e ha il merito di strappare il pallone che Eysseric trasforma nell'1-4
Ribery 7 - Passano gli anni ma la classe resta intatta. Con lui in campo la Fiorentina ha più idee e maggiore sicurezza, guida la transizione che porta al vantaggio dopo 9', regala l'assist a Eysseric e smista una quantità infinita di palloni là davanti (dal 90' Montiel sv)
Vlahovic 8,5 - Erano 57 anni, che un giocatore della Fiorentina non segnava una tripletta nel primo tempo di una partita. Primi due gol da attaccante vero, terzo da potenziale fuoriclasse del ruolo. Una meraviglia (dal 78' Kouame sv)
Cesare Prandelli 7 - Oggi la sua è davvero una bella Fiorentina. E, aspetto più importante, è una Fiorentina che non sbaglia l'approccio in una sfida salvezza dall'inestimabile valore. Ottimo gioco, buone idee tattiche, formazione azzeccata. E Vlahovic è una sua scommessa vinta
