De Laurentiis: "Così decisi di comprare il Napoli. Vorrei più proprietari in Lega"

“Un giorno dovrò scrivere un libro su come avvenne l’acquisto del Napoli”. Aurelio De Laurentiis, nell’intervista rilasciata a Paolo Condò sulle pagine di 7, inserto del venerdì del Corriere della Sera, torna su come abbia rilevato il club azzurro. Galeotta fu una pagina del Corriere dello Sport, mente ADL esaminava le scene dei film da realizzare sull'isola di Capri: “Leggo il titolo, Gaucci compra il Napoli. Ma come Gaucci, lo compro io”.
Presa la prima scelta, quella successiva fu di puntare su Pierpaolo Marino come dirigente: “Ero a digiuno di calcio, mica sapevo che era stato il dg del Napoli di Maradona. Cercai di ingaggiare i dirigenti dei club che overperformavano: Sartori mi disse che era impegnato con il Chievo, Marino ci raggiunge a Gstaad”. E di lì l'inizio di un'avventura che ha portato, anni dopo, alla vittoria di due scudetti nelle ultime tre stagioni.
Nel corso della chiacchierata, ADL ribadisce anche le sue posizioni sul rapporto con gli altri club: “Io vorrei confrontarmi con i proprietari. Nelle assemblee di Lega ce ne sono pochi, solo amministratori e direttori vari: non è snobismo, è che senza i proprietari non cambierà mai nulla e per questo la Lega è un organismo imbelle”
