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Lumezzane, Rolando: "Vicenza bel banco di prova. Possiamo fare un campionato importante"

Lumezzane, Rolando: "Vicenza bel banco di prova. Possiamo fare un campionato importante"TUTTO mercato WEB
© foto di Ivan Benedetto/Uff. Stampa Pro Vercelli
ieri alle 23:04Serie C
di Tommaso Maschio
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TMW Radio / A Tutta C
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Nel corso della puntata odierna di A Tutta C, in onda sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il centrocampista offensivo del Lumezzane Mattia Rolando che ha spiegato la scelta di sposare il progetto del club bresciano: “Sinceramente, la distanza da casa non è mai stata una priorità, la mia famiglia mi ha sempre seguito. Quello che mi ha colpito è stato il progetto della società, è ambiziosa, ha un centro sportivo praticamente nuovo e crede molto nei giovani. Allo stesso tempo, c'è un ottimo mix di giocatori esperti. Con il giusto equilibrio, in un Girone A così equilibrato, si può fare un campionato importante”.

Negli ultimi anni ha spesso portato la fascia da capitano. Pensa che questa esperienza di leadership sarà utile anche qui?
“La fascia responsabilizza, ma credo che l'esempio si dia tutti i giorni in campo e in spogliatoio, non basta un bracciale per essere un leader. Sono arrivato da poco, mi metto a disposizione. Sono uno dei più esperti e cercherò di aiutare con il mio modo di fare e con una parola positiva i ragazzi più giovani, per dare una mano al gruppo”.

L'esordio in campionato è contro il Vicenza, in trasferta. È subito una prova di fuoco?
“Sicuramente è un bel banco di prova. Il Vicenza parte sempre per vincere il campionato. Giocheranno in casa con lo stadio pieno, sarà una partita tosta. Ma il Girone A è molto equilibrato, ogni partita sarà da giocare. Alla fine, verranno fuori le squadre più organizzate e con più senso del gruppo.

Quanto ha pesato nella sua scelta la presenza in società di ex calciatori come Pesce e Caracciolo, che hanno masticato calcio a livelli alti?
“Certamente è un plus. Avere in dirigenza persone che hanno vissuto il calcio ad alti livelli ti dà quella marcia in più, possono aiutarti dove magari un giocatore non arriva. L'organizzazione e l'ambiente serio del Lumezzane, con la sua progettualità, mi hanno convinto”.

Che partita è stata l'esordio stagionale in Coppa Italia contro l'Inter Under 23, persa in rimonta?
“È stata una partita equilibrata. Era il loro debutto ufficiale, una squadra nuova, quindi è stata anche una sorpresa. Ci ha dimostrato che anche le Under 23 saranno delle avversarie toste. Saranno partite così, sul filo del rasoio, dove vincerà chi sfrutterà meglio le occasioni”.

Che impressione ha del gruppo squadra dopo queste prime settimane?
“Ho trovato un gruppo molto affiatato, come una famiglia, che è quello che si cerca di creare qui. Poi c'è l'aspetto tecnico: ci sono giocatori validi tecnicamente e caratterialmente tra i più grandi, e ho scoperto ragazzi giovani dalla Serie D o dagli esordi molto pronti, preparati e disponibili a lavorare per un obiettivo comune. Ci sono tutte le condizioni per un buon campionato”.

Tatticamente, come si stai trovando con il Mister Paci? Tu sei un giocatore offensivo e malleabile
“Il mister è un grande lavoratore, crede molto nel lavoro quotidiano. Lui sapeva della mia malleabilità e mi sta provando in più zone, ma la mia posizione preferita rimane l'esterno o il trequartista d'attacco”.

A livello personale, si è posto un obiettivo per questa stagione, magari inseguendo i numeri fatti ai tempi del Pro Vercelli?
“Onestamente, non mi sono posto una sticella personale. Il calcio è un gioco di squadra: se la squadra va bene, di conseguenza verranno fuori assist, gol e i singoli ne trarranno beneficio. La mia motivazione è confrontarmi ogni giorno con ragazzi più giovani e dimostrare di essere ancora al loro livello. I risultati verranno di conseguenza”.

Il Lumezzane può ambire a essere una outsider e lottare per i play-off?
“Il Lumezzane fa sempre buoni campionati. Non credo ci sia un obiettivo definito, il cammino ci porterà a capire qual è il nostro habitat. Il girone è molto equilibrato, è giusto non porsi obiettivi troppo alti subito; in base alle prime partite capiremo se poter puntare più in alto”.

Cosa percepisce della crescita della Serie C in generale, a livello mediatico e di movimento?
“Rispetto a quando ho iniziato io dieci anni fa, l'interesse è salito moltissimo. C'è più informazione, più pubblicità sulla terza serie. Si sta facendo un buon lavoro a livello federale. I problemi societari purtroppo ci sono sempre stati, spero si risolvano, ma noi in campo cerchiamo di fare sempre il meglio”.

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