De Laurentiis: "Volevo Conte già dopo Garcia. Nessuna frizione per l'addio di Kvara"

“Quando la piazza l’anno scorso mi chiese giustamente l’esonero di Garcia, invitai Antonio a colazione a casa mia e gli offrii di subentrare”. Conte sarebbe potuto diventare l’allenatore del Napoli ben prima di quanto non sia successo. A raccontarlo, nella lunga intervista rilasciata a Paolo Condò sulle pagine di 7, inserto del venerdì del Corriere della Sera, è Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli ha spiegato come, in quell’occasione, l’allenatore salentino gli spiega che avrebbe voluto allenare gli azzurri, ma solo da inizio stagione, come poi effettivamente accaduto.
Dopo lo scudetto. Nel corso della chiacchierata, ADL ha poi svelato i retroscena legati alla conferma di Conte, che dopo il tricolore sembrava pronto a prendere altri lidi: “Sabato e domenica siamo andati a Ischia per festeggiare il mio compleanno, il lunedì la parata sul lungomare e poi siamo andati dal Papa. Subito dopo ci siamo chiusi in una stanza con lui, Chiavelli e Manna e abbiamo iniziato a lavorare”.
“Nessuna frizione”. ADL, che nell’intervista ha raccontato di essersi sentito costretto a cedere Kvaratskhelia, ha escluso che questo abbia portato ad attriti con l’allenatore: “Abbiamo provato a sostituire Kvara, ma il PSV non ci ha dato Lang, per esempio. Uno come Kvara a gennaio non lo vendono”.
