Ballotta: "Strakosha? La concorrenza con Reina lo doveva migliorare, invece..."

"Sarri alla Lazio non me l'aspettavo, c'erano tanti nomi. Dopo l'addio Inzaghi la società aveva l'obbligo di prendere un profilo importante e il suo lo è". Marco Ballotta, ex portiere della Lazio (96 presenze), avalla la decisione del club di puntare sull'ex tecnico di Napoli, Chelsea e Juventus: "È un allenatore che si fa sentire, fa giocare la squadra secondo principi ben precisi. Se fosse rimasto Inzaghi, Lotito avrebbe dovuto cambiare tanti giocatori. Ora con Sarri - ha detto a Tuttomercatoweb.com - bastano pochi innesti per costruire una squadra di valore".
Il mercato ancora si è sbloccato e tra due settimane comincia il ritiro...
"Sarri ha delle pretese e avrà fatto degli accordi sul mercato. Avrà avuto la garanzia che la società gli prenderà alcuni giocatori, altrimenti è un problema. È uno che si impone, non che Inzaghi non lo abbia mai fatto, ma Simone aveva un rapporto diverso con Lotito".
Si poteva gestire meglio l'alternanza Strakosha-Reina?
"Purtroppo era destinata ad andare così, l'ho detto subito. Reina non è un portiere qualsiasi, ha carisma e per la sua qualità con i piedi è l'ideale per chi vuole fare un determinato tipo di gioco. Si vedeva che la squadra si trovava bene con lui. Strakosha on ha fatto salto di qualità mentale, Inzaghi ha fatto giocare chi stava meglio".
Cosa dovrebbe fare la Lazio con Strakosha? Cederlo (è in scadenza nel 2022) o continuare con lui?
"Considerando che c'è un allenatore diverso, si potrebbe anche continuare con allenatore diverso. Certo è che non sarà facile per Strakosha, sa di avere a fianco un portiere di alto livello e di non poter sbagliare. Se vuole crescere però non deve pensarci, ma andare in campo e fare bene. Negli anni passati, quando non c'era Reina, gli si perdonava qualche errore. Poi la competizione si è alzata e lui non ha fatto il salto di qualità richiesto. La concorrenza doveva essere una cosa positiva, invece non l'ha saputa sfruttare. Ma è giovane ancora...".
Lei ha giocato fino a 50 anni, scendendo nelle categorie inferiori. Anche Buffon, che ha 43 anni, ha decisione di continuare. Il Parma è la piazza ideale?
"Credo abbia fatto la scelta giusta, anche per un discorso di stimoli. A quest'età devi sentirti importante e devi giocare. Ha rifiutato offerte importanti per ripartire dalla B, ma a Parma è al centro di un progetto. Vuole riportare in A la società che da giovane l'ha lanciato nel grande calcio"
