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Fiorentina, la difesa è un colabrodo. Dei tre centrali titolari nessuno è sicuro di rimanere

Fiorentina, la difesa è un colabrodo. Dei tre centrali titolari nessuno è sicuro di rimanere
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 3 maggio 2021, 09:00Serie A
di Dimitri Conti

Anche Beppe Iachini se ne sarà accorto: questa non è la Fiorentina che ha conosciuto nella seconda parte della stagione scorsa. Quella era una squadra che, sprovvista di una dote offensiva come quella garantita dal fenomenale Vlahovic di questi tempi, faceva di necessità virtù e della solidità difensiva un marchio di fabbrica che l'ha portata non troppo lontana dalle migliori retroguardie dell'intero campionato. Niente di tutto ciò: un anno dopo bucare la retroguardia della Fiorentina appare affar da dilettanti, chiedere per avere conferme a Rodrigo Palacio che - nessun dubbio - merita una statua per longevità ma di triplette in Serie A non ne aveva mai segnate, e che forse un caffè ai tre centrali viola di ieri per avergli permesso di battere il record di realizzatore più anziano di una tripletta, quello del leggendario Piola che resisteva ormai da 72 anni. Proprio quei tre centrali che hanno offerto prestazioni individuali fortemente insufficienti sono gli stessi che nella Fiorentina hanno un futuro tutt'altro che certo: la volontà di Milenkovic di lasciare Firenze è ormai cosa nota, e la prossima estate potrebbe essere quella buona; discorso simile, anche se con sfumature personali più tenui, può valere per Pezzella che, dopo aver immaginato forse un addio nel mercato autunnale, non è riuscito ad offrire un livello di prestazioni accettabile o in linea coi suoi trascorsi in questo campionato.

L'unico che non è attratto da sirene esterne, ma sui cui ruolo, età ed ingaggio ancora il club viola sta riflettendo, è Caceres. L'uruguayano ha il contratto in scadenza a giugno ma dei tre potrebbe essere quello con maggiori chance di permanenza. A prescindere dai singoli casi, prestazioni e numeri sembrano suggerire che nel prossimo mercato un intervento sulla retroguardia, volenti o nolenti, andrà eseguito. Si respira aria di grandi cambiamenti, con Quarta e Igor, ad oggi un po' indietro nelle gerarchie, paradossalmente i più certi di far parte della rifondazione.

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