FOCUS TMW - Euroderby, chi ha lavorato meglio tra le due dirigenze? Dieci esperti rispondono

Euroderby in semifinale di Champions League, 20 anni dopo. Milan e Inter si giocano un biglietto per Istanbul e anche la stagione.
La stracittadina mette a confronto non solo i giocatori, ma anche le dirigenze: chi ha lavorato meglio? TMW lo ha chiesto a dieci addetti ai lavori.
Luca Calamai - Editorialista TMW: "Ho grandissima stima di Marotta e non posso che scegliere lui. Maldini può essere il futuro ma quest'anno nelle sue scelte di mercato mi è piaciuto meno, troppe scommesse".
Alberto Cerruti - La Gazzetta dello Sport: "Marotta e Ausilio stravincono nei confronti di Maldini e Massara. Questo esalta il lavoro di Pioli che è andato oltre quel che gli ha dato la dirigenza".
Carlos Passerini - Corriere della Sera: "Ci sono state cose positive e cose negative da entrambe le parti. Nel Napoli che stravince il campionato c'è tanto nella mancanza di Milan e Inter. A Maldini e Massara imputiamo un mercato estivo che non ha reso: le seconde linee sono molto deludenti e quando sono in campo si vedono gli effetti. L'Inter ha una situazione societaria molto complessa e l'abilità di Marotta è sotto gli occhi di tutti: ha composto una squadra competitiva nelle prime e seconde scelte. Ma anche l'Inter ha commesso a livello dirigenziale alcuni errori".
Carlo Pellegatti - Editorialista Milannews: "Entrambe le dirigenze hanno lavorato molto bene. Non è una risposta pilatesca ma è sentita. Cosa puoi imputare ai quattro dirigenti? Certo, hanno commesso degli errori ma alla fine dei conti entrambe lottano per le prime 4 in campionato ed entrambe sono in semifinale di Champions League. Senza contare che entrambe hanno vinto il campionato".
Marco Piccari - TMW Radio: "Se ci riferiamo a quest'anno io dico che il Milan ha lavorato malissimo. Vinci il campionato e devi rafforzare la squadra mentre il Milan si è addirittura indebolito. Pioli di fatto non ha potuto contare sul mercato. Circa l'Inter non sono stato molto favorevole al ritorno di Lukaku ma in questo finale sta venendo fuori come giocatore importante. L'errore è stato su Skriniar, la sua situazione andava gestita meglio. In definitiva poco meglio Marotta e Ausilio che almeno la sufficienza la strappano".
Luca Serafini - Editorialista Milannews: "Lavorano con budget, indicazioni e possibilità diverse. Per quel che riguarda Maldini e Massara il mercato del 2022 devo dire che non ha reso per quello che ci si aspettava ma loro hanno firmato il rinnovo all'ultimo. Evidentemente se pesiamo i tre anni e mezzo il voto è altissimo. Relativamente all'ultima stagione qualche problema c'è stato. Alla fine è una questione di bilancio finale".
Franco Vanni - La Repubblica: "Di Maldini e Massara ho molto apprezzato la politica sui rinnovi dorati, mandando a quel Paese chi chiede troppi quattrini. Marotta e Ausilio hanno fatto un grande lavoro sui parametri zero, anche andando contro il sentimento popolare: su tutti, penso all'esempio di Acerbi".
Fabrizio Biasin - Libero: "Le strade sono molto diverse, sono due modi di fare diversi che dipendono anche dalle proprietà. A tutti piace investire nei giovani che generano plusvalenze. Ma il Milan è forse l'unica, col Monza, che ha potuto fare un po’ di passivo, perché se lo può permettere. L'Inter no, bisogna essere onesti. In entrambi i casi, vedo pregi e difetti".
Tancredi Palmeri - Sportitalia: "Entrambe le dirigenze hanno lavorato molto bene. Se pensiamo a quest'anno, meglio Marotta e Ausilio che lavorano in condizioni di emergenza continua, ed infatti il loro operato si è visto di più negli ultimi due anni. Però la semifinale è anche il frutto di anni di lavoro di Massara e Maldini".
Lapo De Carlo - Direttore responsabile L'Interista: "Chiedete troppo. Apprezzo moltissimo il lavoro di Maldini e Massara: gli hanno chiesto di fare una squadra giovane e competitiva e ci sono riusciti. Poi non va tutto bene sempre: quest'anno hanno fatto una serie di scelte non fortunatissime, ma quando prendi i giovani prendi un rischio. Dall'altra parte, Marotta e Ausilio senza soldi devono lavorare di parametri zero e idee, facendo una squadra che sia competitiva con un presidente che non mette più soldi se non quelli di Oaktree".
