Hellas, il mercato non è ancora decollato. Da Borini al futuro di Ilic, tutti i possibili scenari

Tutto tace. Almeno in apparenza, perché l'opera a fari spenti dei dirigenti del Verona procede ininterrotta da settimane. Il fatto che il mercato non sia ancora decollato, però, denota una certa difficoltà a intervenire con la decisione che la complicatissima situazione nella quale si è ritrovato inghiottito l'Hellas richiede. Già nelle prossime ore potrebbero esserci importanti novità (è in arrivo l’olandese Zeefuik dall’Hertha), anche se la sensazione è che il grosso del lavoro possa essere portato a termine nella seconda metà di questa sessione, magari in seguito a qualche cessione che garantisca maggiore margine di manovra al duo Sogliano-Marroccu.

Occhi puntati sull'attacco: Borini (per ora) non si sblocca
Quel "dovremo fare casino" pronunciato da Sogliano nella conferenza di presentazione dopo il suo insediamento resta una dichiarazione d'intenti che il club intende concretizzare. L'operazione più calda, in questi ultimi giorni, è stata quella per Fabio Borini: come ammesso ieri dallo stesso diesse, il Verona ha da tempo l'accordo con il suo agente, Roberto De Fanti, che l'aveva proposto a inizio dicembre, ma liberarlo dal Karagümrük si sta rivelando molto più complesso di quanto fosse stato preventivato. L'ex Milan è vincolato contrattualmente ai turchi fino a giugno: l'indennizzo proposto dai gialloblù non soddisfa il club di Istanbul, che vorrebbe trattenere l'attaccante, ma la cui posizione potrebbe ammorbidirsi con il passare dei giorni. Per il resto, l'orientamento rimane lo stesso: occorre fare cassa con qualcuno, e non si esclude a priori che a sbloccare i movimenti in entrata possa essere un'uscita "grossa". Attenzione in tal senso ai nomi di Ilic, che piace in Italia (in particolare a Fiorentina e Lazio) e all'estero, e Adrien Tamèze.