Il Cagliari arranca e ha paura, il Verona spinge ma non ne approfitta: 0-0 dopo i primi 45'

Termina a reti inviolate il primo tempo della Sardegna Arena tra Cagliari ed Hellas Verona: veneti più tonici e più meritevoli ai punti sin qui rispetto alla squadra di Semplici, che non è riuscita a sollecitare il terzetto difensivo scaligero con i suoi due avanti.
LE SCELTE - La grande sorpresa riguarda l'attacco del Cagliari: dentro Cerri, preferito a Pavoletti e Simeone, che si accomodano in panchina. Le scelte di Juric sono forzate: Dimarco torna a fare il "braccetto" per tamponare l'emergenza in difesa, dalla cintola in su è ormai una filastrocca che termina con Barak, Zaccagni e Lasagna.
IL VERONA PROTESTA - Il Cagliari vorrebbe subito pungolare con la fisicità di Cerri e i guizzi di Joao Pedro, ma il primo lampo è del Verona: serpentina di Zaccagni nell'area rossoblù, Zappa lo ferma con le cattive - ma nei limiti del lecito - e l'arbitro Doveri lascia proseguire. Il venti dell'Hellas protesta, ma gli estremi per il penalty non sembrano esserci e prevale la prima impressione del fischietto di Roma.
JOAO PEDRO SUONA LA CARICA - L'episodio iscrive al match il plotone di Juric, che di lì a poco spaventa ancora i sardi: piazzato dal limite conquistato con scaltrezza da Lasagna, alla battuta va Veloso, che con il suo mancino caustico costringe Cragno al colpo di reni. Il Cagliari è fragile, inquietato da una classifica che non ammette più scivoloni, e rischia di finire in apnea. A suonare la carica sono allora i due tenori della squadra: Nainggolan scippa il dormiente Tameze e apparecchia per Joao Pedro, che trova un gran Silvestri sul suo diagonale dalla lunetta.
FLASH DI LYKOGIANNIS - Il Verona gioca a calcio, appare molto più leggero e sembra aver ritrovato fervore dopo l'appello alla vigilia di Juric. Poco oltre il ventesimo sfiora il vantaggio con Lasagna, che calcia alto di un soffio su un cross basso di Dimarco avvelenato dal velo elegante di Barak. Sul calare di frazione la contesa perde un po' di vivacità, facendosi più frammentata: in questo scenario rispunta il Cagliari con Lykogiannis, che spara altissimo dal lato corto dell'area su un pallone arretrato di Nandez. È l'ultimo atto di un primo tempo a lungo amministrato dal Verona, al quale è però mancata lucidità nella scelta finale.
